Nel cuore del centro storico di Santo Stefano Magra, un'istituzione dal valore inestimabile e tra le poche del genere ancora attive sta vivendo la sua rinascita: si tratta della Società di Mutuo Soccorso-Unione Fraterna.
Questa organizzazione affonda le sue radici nella Santo Stefano Magra della fine del XIX secolo (venne istituita il 1° maggio del 1891) e di recente si è dotata di un nuovo consiglio direttivo con l'obiettivo di rispolverare la sua missione originale di sostegno reciproco tra i cittadini con nuove forme di solidarietà.
Le elezioni per il consiglio direttivo hanno portato cambiamenti e rinnovamento delle cariche sociali e con essi una ventata di rinnovate prospettive.
La nomina di Veronica Scardigli come presidente è diventata anche un momento emozionante, poiché rappresenta il passaggio dell'eredità morale di suo padre, il compianto Francesco, attivo e amato nella comunità per il suo impegno come presidente dell'Avis e tesoriere del Mutuo Soccorso.
Accanto a lei, Pierluigi Cardelli assume il ruolo di vicepresidente, portando con sé anni di impegno nel sociale e nelle attività ludiche, garantendo una preziosa continuità.
Poi ancora, la nomina di Chiara Toracca come segretaria e di Giampaolo Stefani come vicesegretario, entrambi eredi di familiari precedentemente impegnati nell'associazione (rispettivamente il padre Angelo e il nonno Vittorio Aluisini), rappresenta un legame forte con il passato.
Infine, la nomina di Luca Ruffini come cassiere e di Mario Casale, Antonio Mazzoli ed Emilio Pietra come Sindaci Revisori, completa una squadra promettente.
"I soci che hanno partecipato alle ultime elezioni sono oltre cinquanta - sottolinea Veronica Scardigli – e ora il nostro intento è di allargare questa platea e di condividere con più persone possibili l'esistenza dell'associazione e il suo scopo".
E aggiunge: "Naturalmente l'obiettivo che ci dobbiamo porre non è di certo quello della garanzia dell'assistenza sanitaria e dell'aiuto in caso di perdita di un familiare, bisogni a cui doveva rispondere quando l'associazione è stata istituita, ma il grande dovere dei nostri tempi è quello della socializzazione, quello di avere ancora qualcosa che ci ricorda che esiste una comunità. E la comunità siamo noi".
"Ora il bisogno maggiore – è ancora Scardigli - è sintetizzato in parole come relazione, comunità, identità. Se dovessimo usare il linguaggio moderno, gli smart tags di questo progetto sarebbero "aggregazione, identità, solidarietà, relazione, comunità".
"Abbiamo in programma per domenica 24 marzo – annuncia Luca Ruffini - una festa del tesseramento, grazie a un'iniziativa di incontro con la nostra comunità. Aspettiamo tutte le persone che credono che ci sia bisogno di stare insieme. Il nuovo consiglio cercherà anche di coinvolgere al massimo i giovani progettando nuove attività".
"La storia della Mutuo soccorso, che ha sede in piazza Garibaldi, è legata da decenni a quella dell'Arci, l'associazione che gestisce l'immobile e ha sempre sostenuto le attività sociali e sportive nel nostro territorio - dice Pierluigi Cardelli -. La Mutuo Soccorso è stata anche la casa della Pubblica Assistenza e dell'Aido, due realtà che hanno fatto molto per la nostra comunità. Siamo orgogliosi di questo patrimonio di valori e di esperienze".