Per equilibrare il regime alimentare con il resto di importanti terapie farmacologiche, i pazienti che possono essere alimentati ESCLUSIVAMENTE per via enterale (PEG) devono passare attraverso la valutazione di un medico nutrizionista. Tale figura professionale (paradossalmente) non è prevista per l'assistenza ai pazienti domiciliari stomizzati.
Le famiglie (quando ci sono e sono in grado di farlo) devono affidarsi a un nutrizionista privato che formuli il giusto equilibrio tra nutrizione e farmaci. Pur comunicando con largo anticipo quale dovrà essere il prodotto da somministrare all'Azienda Sanitaria di riferimento, lo stesso non viene messo a disposizione tempestivamente, ma solo dopo solleciti continui.
Ogni mese c'è la possibilità di rimanere senza quel cibo e quei farmaci che permettono a quei cittadini di sopravvivere.
L'associazione Ogni Cuore, che si occupa di persone disabili, fragili, si fa carico di portare all'attenzione della Direzione Sanitaria e della Direzione Amministrativa della ASL 5 questa a dir poco incresciosa situazione, convinti che ci sarà una tempestiva soluzione.
Rosanna Pittiglio
Presidente Associazione Ogni Cuore