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Tribunale per i diritti del malato: "Le istituzioni che ci hanno rassicurato avranno un piano, vorremo conoscerlo" In evidenza

L'Associazione torna sulla questione della situazione nei pronto soccorso e negli ospedali spezzini.

Dopo quanto segnalato per il Pronto Soccorso spezzino tra il 28 e il 29 dicembre – circostanze non smentite in alcun modo - dopo che forze politiche e sindacali hanno dato anche loro conferma della criticità della situazione, siamo stati pubblicamente rassicurati, in ordine .. istituzionale: dal Prefetto, dalla Regione, dai Sindaci della Spezia e Sarzana e dalla direzione di ASL 5. “E’ tutto sotto controllo”, sembrerebbe quasi un richiamo al titolo di un noto film Don’t look up.

Ringraziamo quanti hanno rassicurato i cittadini e siamo convinti che se la situazione è sotto controllo, sicuramente chi ci ha rassicurato saprà che ancora oggi:
- ci sono 26 appoggi di pazienti di area medica/oncologica in altri reparti del S. Andrea; i già pochi medici devono quindi “girovagare” per l’ospedale per seguire i propri pazienti;
- c’è il rischio di conflittualità tra i parenti e quei medici che, certo non per loro colpa ma per doversi spostare da un reparto all’altro, non sono facilmente contattabili dai parenti per conoscere la situazione clinica dei propri cari ricoverati;
- i posti letto della rianimazione (14 in totale) sono già attualmente occupati e non possono certo sobbarcarsi i casi di emergenza ictus, i cui posti letto dedicati (8) nello “spostato” padiglione neurologico non sono stati interamente attivati in altra sede;
- i pazienti oncologici attendono nella strapiena sala d’aspetto dell’ambulatorio oncologico e molti sono costretti ad attendere nei corridoi senza alcuna seduta; attese nelle stesse modalità anche per i parenti dei pazienti ricoverati in rianimazione;
- i cartelli, che dovrebbero indicare lo spostamento della neurologia dal padiglione 7 al padiglione 6, sono a terra abbandonati;
- la neurologia è stata spostata in parte (solo per la degenza) mentre gli uffici del primario e della caposala sono ancora al padiglione 7, costringendo medici e parenti, anche in questo caso, a “girovagare”;
- la situazione al pronto soccorso, oggi, appare “tranquilla”, anche se le lettighe interne sono tutte occupate ed ingombrano anche i corridoi di locali non certo adeguati. Anche i posti letto in osservazione sono quasi tutti occupati e permangono ovviamente le difficoltà nel ricovero dei pazienti, soprattutto di area medica stante i 26 appoggi già in corso. Il personale del PS svolge un lavoro encomiabile, pur incrociando le dita per il rischio di criticità come quelle manifestatesi nei giorni scorsi.

Considerato quindi che la situazione è già “a tappo”, siamo convinti che chi ci ha rassicurato abbia un piano in mente - e sulla carta - per affrontare il non augurabile caso di ulteriore pressione sul pronto soccorso e sui ricoveri. Piano di cui vorremmo conoscere i dettagli ed averne copia, essendo nostro diritto di cittadini e finanziatori del servizio sanitario.

Comunque e al di là delle parole, noi siamo rassicurati dall’instancabile operatività e professionalità di tutti gli operatori sanitari che abbiamo visto all’opera e, naturalmente, continueremo a... guardare su!


Tribunale per i diritti del malato

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