Una petizione su change.org, che ha già raccolto quasi 700 firme, e una lettera indirizzata al sindaco della Spezia Peracchini, alla Regione e all'Ufficio scolastico provinciale: così l'ISA 5 (infanzia di Via Ferrara e “La Giostra”, primaria “Enrico Fermi” e “Venturini”, secondaria Anna Frank) e cerca di fare sentire la propria voce e chiede di essere ascoltata per evitare l'accorpamento con l'ISA di Riccò del Golfo.
E' una battaglia che unisce tutti, dai professori ai rappresentanti d'istituto.
Questa la lettera:
Abbiamo appreso con stupore e sconcerto che il grande gioco a scacchi del dimensionamento scolastico della Provincia ci vede protagonisti nostro malgrado.
L’ennesima ipotesi in campo è quella di accorpare il nostro istituto, l’ISA 5, con l’Istituto comprensivo n. 19 di Riccò del Golfo.
Due istituti che non hanno in comune praticamente nulla essendo uno in centro città, l’altro in Val di Vara, con utenza e storie diverse.
Dove saranno gli uffici di segreteria? Dovranno essere i genitori di Riccò a venire in città per ogni esigenza o dovremo essere noi ad andare in Val di Vara?
In questo gioco a scacchi ogni Sindaco ha difeso il proprio territorio, la propria scuola, contro le ipotesi precedentemente proposte. E giustamente lo hanno difeso.
Vogliamo quindi essere difesi anche noi, docenti e genitori dell’ISA 5, vogliamo che il nostro Sindaco difenda la nostra scuola, dove la collaborazione, l’ascolto, l’attenzione agli ultimi, la vicinanza, la qualità sono prioritari.
Abbiamo iniziato da due anni un cammino di collaborazione tra la Dirigente e tutte le componenti dell’istituto che sta dando buoni frutti. Non vogliamo che questo cammino sia interrotto. Le persone non sono intercambiabili, la qualità della scuola è fatta dalle persone che la vivono. Non siamo pedine da spostare, accorpare, dimensionare. Siamo persone, famiglie, docenti, ma soprattutto alunni che hanno diritto a continuare nel cammino di crescita in cui ci stiamo tutti impegnando.
L'ascolto del territorio, elemento fondante come scritto dall'Assessore Regionale Simona Ferro, non può ridursi solo ad una delibera del consiglio provinciale, ma deve essere effettuato con una reale partecipazione dei cittadini, siano essi personale scolastico o genitori degli alunni, al fine di garantire la salvaguardia delle istituzioni scolastiche anche quale presidio contro lo spopolamento dei territori.
Per questo motivo chiediamo un confronto con le parti interessate.
Lo ripetiamo a gran voce: vogliamo essere ascoltati.
Chiediamo ai Presidenti di Commissione e alla Giunta Regionale di soprassedere da questa decisione e di tenere conto della nostra posizione nella scelta.
Firmato i docenti, i collaboratori scolastici, i componenti del consiglio di Istituto e i rappresentanti dei consigli di classe.