Ore 10.25 del 2 agosto 1980: una bomba venne fatta esplodere nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna, provocando la morte di 85 persone ed il ferimento di oltre 200. L'ordigno, contenuto in una valigia, era composto da oltre 20 chili di esplosivo.
E' stato il più sanguinoso attentato terroristico compiuto in Italia nel dopoguerra, passato tragicamente alla storia come "Strage di Bologna".
Da allora si sono susseguiti processi e sentenze, ma restano ancora diversi lati oscuri su cui fare chiarezza.
Questa mattina alla stazione di Bologna, che dal 2020 è intitolata proprio alle vittime della strage, si è svolta la cerimonia di commemorazione, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
In rappresentanza di Regione Liguria c'era il vicepresidente del Consiglio regionale Armando Sanna, che ha affermato: "Alle 10:25, ora dello scoppio della bomba, il gonfalone di Regione Liguria era presente insieme alle insegne di altre amministrazioni italiane, a rappresentare l'unità nazionale che ha fatto sentire la forza di un intero Paese nel momento dell'attentato più grave dalla fine della guerra e rinnova, oggi, la medesima solidarietà. L’unità delle istituzioni è necessaria per continuare la ricerca della verità su questa pagina buia della storia della nostra Repubblica: oggi più che mai desideriamo parole chiare e prese di posizione nette. Siamo con le famiglie delle vittime e con il loro instancabile impegno".
