Vino di qualità coltivato nei terrazzamenti di Tramonti, duro lavoro nelle cave di pregiata arenaria, carattere fiero che li rese protagonisti dell'insurrezione del 1477 contro il dominio degli Sforza cacciando dalla Spezia le truppe milanesi: sono solo alcuni tratti del carattere dei "biassei", gli abitanti di Biassa, frazione antichissima alle origini della comunità spezzina. L'Accademia del Gusto prosegue sulle alture della citta il suo itinerario alla ricerca dei 'sapori' e dei 'dolci ricordi' delle frazioni. La conviviale di giugno, organizzata dagli Accademici Antonella Simone e Flavio Foce, si è svolta alla Locanda del Gallese.
Durante la serata introdotta dal Presidente dell'Accademia del Gusto Nicola Carozza che ha visto la partecipazione di numerosi soci si è parlato anche della storica famiglia Biassa e del celebre ammiraglio Baldassarre Biassa che guidò la flotta pontificia con il Papa Giulio II per poi ritirarsi alla Spezia dove morirà nel 1531. Nel corso della cena agli Accademici presenti il patron Francesco Sassarini ha proposto un menu con ravioli, pansotti, panigacci, porchetta e torta della nonna. Un tempo ha ricordato Sassarini l'economia del paese si basava sulla coltivazione dell'uva a Tramonti e nel XIX sec., sulle cave estrattive per la costruzione delle opere militari del golfo. Oggi il borgo, con le sue case addossate, gli antichi portali e la chiesa di San Martino, in stile romanico ha ritrovato vitalità nel turismo con il trekking verso Campiglia, Portovenere e le Cinque Terre e le tante strutture ricettive.