Per la giunta ha risposto l'assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita: «Sono stupita dalle affermazioni del consigliere Siri. Garantisco che la situazione è monitorata quotidianamente da me personalmente. Tuttavia la situazione è drammatica e di una pericolosità che non si può descrivere con opportune parole. Ogni ipotesi di riapertura raffazzonata è qualcosa da evitare assolutamente Non a caso ho suggerito al Comune di promuovere un'iniziativa portata avanti su altre infrastrutture. Ho portato l'attenzione sulla via dell'amore dei principali studi italiani e con loro ho intrapreso una formula inedita promossa dal Comune: la collaborazione di studi tecnici sulle diverse competenze con il monitoraggio dettagliatissimo di quello che stava avvenendo. E' interessata dalla frana tutta la via dell'amore e sono avvenute altre frane, il movimento del territorio è molto complicato. Gli studi che hanno partecipato al bando hanno promosso questo monitoriaggio con strumenti molto evoluti, anche attraverso verifiche della zona in movimento con strumenti laser». L'assessore ha spiegato che la fase progettuale è già iniziata e che sarà conclusa entro fine anno. Si procederà – ha spiegato – con interventi di sicurezza su alcune porzioni e, una volta analizzata la sicurezza del territorio nel dettaglio, si potrà provare a riaprire almeno alcuni tratti. «Obiettivo di tutti – ha concluso – è riaprire, ma non dimentichiamo che ci sono vite umane di mezzo e un nuovo incidente avrebbe, infine, un enorme riflesso mediatico. Quando sarà pronto il progetto cominceremo con le applicazioni del progetto a lotti. Stiamo provando ad utilizzare il tema dell'erogazione liberale, corroborare le risorse con altre private per fare un intervento il più ampio possibile. Mi piacerebbe che la commissione consiliare fosse partecipe di questo percorso».
Siri: «Ci sono responsabilità storiche legate alla gestione dell'ente parco e di altri. Chiedo all'assessore la documentazione e se vorrà informarmi dei vari passaggi. Io sicuramente darò il mio contributo».