Il Presidente del Consiglio regionale, in occasione del 162° anniversario dell’unità nazionale, ricorda il valore fondativo della ricorrenza richiamato anche dalla Costituzione repubblicana
"Ricorre oggi il 162° anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia: il 17 marzo del 1871 cominciò la storia della nostra comunità nazionale, finalmente unita dopo tante prove e difficoltà.
Su quel traguardo che è costato il sacrificio di molti, e che ha visto l’impegno di uomini forti e di grande ingegno come il ligure Giuseppe Mazzini, si fonda quanto abbiamo costruito in oltre un secolo e mezzo attraverso due grandi guerre e molte vicende, liete e dolorose". Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale ligure Gianmarco Medusei in occasione della ricorrenza dell’Unità d’Italia.
"Ricordiamo oggi anche la Costituzione, frutto eminente dell’Unità, la Bandiera e l’Inno nazionale. Prendiamo in mano oggi il tricolore, grati a chi per questa bandiera ha dato la vita, con l’orgoglio di appartenere alla grande storia che quel simbolo rappresenta e che ci guida nelle sfide e nelle opportunità del presente, dalla pandemia che ci stiamo lasciando alle spalle all’impegno comune europeo per preservare la pace.
Per questo - ha concluso - ci uniamo spiritualmente come comunità regionale a tutta l’Italia e al Presidente della Repubblica, che dell’unità nazionale, secondo la nostra Costituzione, è custode e garante".