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Il Prefetto incontra gli studenti di Riccò del Golfo e Monterosso per il progetto "Le Istituzioni per amiche"

Il progetto si propone due obiettivi principali: “avvicinare” le Istituzioni ai ragazzi ed alle loro famiglie e sensibilizzare i più giovani sui comportamenti a rischio nell’età dell’adolescenza.

"La Prefettura della Spezia ha promosso un percorso di educazione alla legalità dal titolo “Le Istituzioni per amiche”, rivolto agli studenti delle scuole medie di Riccò del Golfo e di Monterosso al Mare. L’iniziativa si svolge in collaborazione con le due Amministrazioni comunali interessate nonché con le Forze di polizia, l’Azienda Sociosanitaria Ligure 5, la Casa Circondariale della Spezia e la Croce Rossa Italiana.

Il progetto si propone due obiettivi principali: “avvicinare” le Istituzioni ai ragazzi ed alle loro famiglie e sensibilizzare i più giovani sui comportamenti a rischio nell’età dell’adolescenza.

Nei giorni scorsi, il Prefetto Maria Luisa Inversini – insieme ai Sindaci, Loris Figoli ed Emanuele Moggia, ai Dirigenti Scolastici ed ai rappresentanti delle Forze di polizia – ha incontrato gli studenti delle scuole medie di Riccò del Golfo e Monterosso al Mare unitamente ai propri genitori. In questi primi incontri, le Istituzioni hanno dialogato con gli alunni e le famiglie presenti sul tema del rispetto delle regole e della cultura della legalità.

Gli appuntamenti proseguiranno poi fino a primavera inoltrata secondo un calendario che vedrà i ragazzi incontrare le Forze di polizia, gli esperti del Servizio Tossicodipendenze dell’ASL 5, le Assistenti Sociali del Nucleo Operativo per le Tossicodipendenze della Prefettura. Verranno affrontati – anche con la presenza di testimonial che parleranno delle loro esperienze dirette – temi di stretta attualità per sensibilizzare e far riflettere i più giovani sui pericoli ed i comportamenti a rischio durante la delicata fase dell’adolescenza, dall’uso (e abuso) di alcool e stupefacenti al cyber-bullismo ai pericoli della navigazione in rete. Per gli studenti delle terze classi è, altresì, prevista una visita presso la Casa Circondariale della Spezia, eventualmente accompagnati dai genitori.

Alla fine del percorso, si sta valutando la possibilità di creare dei “laboratori” guidati da psicologi, dove i genitori vengono aiutati a dialogare meglio con i propri figli.

“Il progetto presenta due aspetti di novità: il coinvolgimento, oltre che della scuola e delle Istituzioni, anche delle famiglie e la creazione di un percorso guidato che affronti in modo continuativo le varie tematiche”, ha dichiarato il Prefetto Inversini. “Si vuole, da un lato, stimolare il dialogo fra ragazzi, scuole e famiglie; dall’altro, avere un riscontro sull’efficacia dei percorsi di legalità che vengono proposti alle scuole dalle Forze di polizia, monitorandone i risultati”.

 

Così si legge in una nota della Prefettura della Spezia.

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