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Anbi Liguria e il Canale Lunense all'assemblea nazionale dei consorzi In evidenza

 

Tonelli: "Siamo in piena sintonia con i piani per contrastare la siccità in arrivo piccoli invasi e l'ammodernamento delle linee di irrigazione"

 

 

"In Liguria i principali temi al centro del dibattito per battere la siccità sono in piena sintonia con gli obiettivi dichiarati a livello nazionale nella recente assemblea di Roma di Anbi, dalla realizzazione di laghetti multifunzionali da cui prelevare acqua nei periodi di emergenza all'ammodernamento delle linee di irrigazione. Rappresentanti del governo, dirigenti delle associazioni agricole, responsabili degli organismi per la prevenzione delle pubbliche calamità hanno riconosciuto e messo in rilievo l'importanza strategica dei consorzi di irrigazione e bonifica e la loro partecipazione in sinergia, in quanto gestori dell'acqua, nella programmazione e ricerca di progetti risolutivi".

Lo afferma Francesca Tonelli, presidente di Anbi Liguria, presente alla convention che ha chiamato a raccolta oltre 140 consorzi riuniti in Anbi, l'associazione che sovrintende all'irrigazione di milioni di ettari di terra e, nella stagione delle piogge, invece tiene all'asciutto buona parte del Paese.

Due giornate intense e ricche di contenuti quelle romane con incontri e dibattiti alla presenza dei massimi rappresentanti del governo, delle istituzioni e delle associazioni di categoria, oltre ai membri del Comitato tecnico scientifico, per mettere sotto la lente di ingrandimento le soluzioni e le risposte all'emergenza idrica.

"L'assemblea nazionale di Anbi – osserva inoltre Tonelli – ha ritenuto di importanza primaria la programmazione e la realizzazione di opere per affrontare i cambiamenti climatici in modo strutturale e non emergenziale. Si tratta di linee guida che Anbi Liguria e il suo Consorzio Canale Lunense hanno messo a fuoco da tempo e sviluppato nella recente riunione con le associazioni di categoria in merito all'utilizzo dell'acqua irrigua sotto l'incalzare di nuove estati torride".

Tra le progettualità del piano laghetti nazionale fanno parte i piccoli invasi che il Consorzio Canale Lunense pensa di realizzare a Castelnuovo Magra, nella ex Filippi, e a Ponzano Magra, nella ex Vaccari. Saranno strutture dimensionate alle caratteristiche del territorio, rilasceranno acqua irrigua al bisogno e vantano progetti già avviati per non farsi trovare impreparati ai periodi di grande sete dell'agricoltura.

"I nostri consorzi - prosegue Tonelli – possono mettere nei tavoli di programmazione un bagaglio di esperienza unico, dalla conoscenza dei territori, alla possibilità di intercambiare professionalità, alla realizzazione dei progetti e dei lavori riguardante le opere anti siccità"

Venendo a questi giorni di siccità generalizzata, il quadro non è ancora critico nel comprensorio agricolo della Val di Magra. Il Consorzio Canale Lunense sta monitorando i livelli di acqua nel fiume Magra e, nonostante non sia ancora emergenza vera e propria, ha messo a punto un piano di intervento e di razionalizzazione nel rilascio dell'acqua per l'agricoltura come quello del 2017.

La situazione sarà definita a breve nei minimi termini in un nuovo incontro con le associazioni agricole indispensabile per fare il punto della situazione. La siccità invece sta assestando duri colpi al ponente ligure con grande scarsità di acqua.

"Grazie ai Consorzi – aggiunge il direttore di Anbi Liguria Corrado Cozzani – il sistema agricolo sta opponendosi in campo nazionale alla più grossa siccità degli ultimi anni. I consorzi, e noi in Liguria annoveriamo la realtà del Canale Lunense, sono la più grande infrastruttura irrigua del Paese e da sempre sono i custodi dell'acqua. Proprio attraverso loro si stanno trovando le soluzioni alle emergenze idriche".

Anbi Liguria era presente a Roma con la dote di altri progetti del Canale Lunense, in corsa per i finanziamenti del Pnrr. Come l'ammodernamento delle linee irrigue nella piana del Magra, al centro di dibattito con le associazioni di categoria anche per quello che riguarda la localizzazione e le zone di interesse. Come il potenziamento della resilienza alle alluvioni – qui siamo nel tema bonifica – con le nuove idrovore di Marinella di Sarzana e le opere nei terreni a ridosso del mare a Fiumaretta. Oltre naturalmente al piano laghetti.

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