Il Questore della Spezia Dottoressa Lilia Fredella, questa mattina nel corso di una conferenza stampa presso la Questura, ha voluto fare il punto sui fatti accaduti durante e dopo la partita Spezia-Napoli di domenica scorsa: “Dall’ultima partita di campionato ci aspettavamo un’occasione di festeggiamento, ma come sapete ci sono stati anche episodi complessi. Questa mattina è stato arrestato il tifoso napoletano che per primo è entrato nell’area prospiciente al campo di gioco. Alla Spezia, invece, abbiamo proceduto tramite l’istituto della ‘Flagranza Differita’ all’arresto di quattro tifosi spezzini. Sia alla Spezia che a Napoli sono in corso una serie di valutazioni di altre posizioni per le quali non è possibile procedere all’arresto ma eventualmente alla denuncia. Ovviamente sarà al vaglio un’altra serie di posizioni per le quali si emetterà un certo numero di DASPO. Abbiamo molte immagini a disposizione grazie alle telecamere all’interno e all’ingresso dello stadio e al sistema di videosorveglianza cittadino. Tutte le immagini che abbiamo a disposizione sono al vaglio, quindi non escludo ulteriori misure”.
“Mi preme dire che in queste situazioni – ha aggiunto il Questore - non ci sono né santi, né eroi, né vincitori, né vinti. Si tratta di una parte di entrambe le tifoserie che ritengono che le partite di calcio non siano un’occasione di festa e divertimento sportivo, ma debbano essere un luogo di confronto fisico. In questo confronto siamo stati coinvolti anche noi. Tutta la forza utilizzata è stata commisurata agli eventi. A parte un collega della mobile colpito da un corpo contundente che gli è stato lanciato, per fortuna tra le forze dell’ordine non ci sono feriti. Non ci sarebbero stati nemmeno tra le tifoserie se non fosse stata lanciata la bomba carta che il tifoso napoletano ha raccolto procurandosi l’amputazione di alcune falangi della mano destra”.
Sugli arresti di questa mattina e sulla ‘flagranza differita’ è intervenuto anche il Dirigente della DIGOS Dott. Gianluca Cariola: “Stamattina intorno alle 6 abbiamo eseguito quattro arresti in ‘flagranza differita’ a carico di altrettanti tifosi spezzini. L’istituto della ‘Flagranza Differita’ è consentito dalla normativa sugli stadi, segnatamente la 401/89 articolo 8 comma 1 ter. Il presupposto è quello di poter disporre di immagini video-fotografiche che dimostrino che la persona sta compiendo in un determinato momento i reati. Non si procede immediatamente per motivi di ordine e sicurezza pubblica per non aggravare ulteriormente lo scenario delle criticità di ordine pubblico, come nel caso degli eventi di via XV Giugno. Le due frange della tifoseria che si sono scontrate hanno determinato anche il lancio del petardo raccolto dal tifoso napoletano con l’amputazione di alcune falangi della mano destra. Questo evento denota ulteriormente la gravità del fatto. C’è stato un arresto anche da parte della Questura di Napoli, siamo in costante contatto con la DIGOS di Napoli alla quale abbiamo inviato la documentazione video fotografica al fine di procedere anche sulla tifoseria napoletana all’erogazione di denunce o DASPO laddove si evidenziassero singole posizioni”.
“Per quanto riguarda le posizioni dei quattro tifosi spezzini arrestati – ha aggiunto il Dirigente della DIGOS - due di loro hanno partecipato al tentativo di penetrare l’area prospiciente al campo da gioco, mentre dall’altra parte la tifoseria ospite cercava di scavalcare le recinzioni. A fine gara i due tifosi si sono uniti ad altri in Via XV Giugno entrando in contatto con i tifosi del Napoli. I reati contestati alle quattro persone, le cui posizioni sono al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, sono rissa, tentate lesioni, possesso di oggetti atti ad offendere, lo scavalcamento della recinzione, atto che ha determinato l’interruzione della gara e che è una specifica aggravante. Alcuni dei quattro tifosi avevano già ricevuto DASPO, anche nel recentissimo passato”.
Su eventuali altri provvedimenti il Dott. Cariola ha aggiunto: “Per quanto riguarda ulteriori azioni di reato commesse durante la fase di arrivo della tifoseria, la partita e successivamente alla gara, atti che bisogna ricostruire puntualmente e per i quali non si hanno posizioni così eclatanti come quelle dei quattro tifosi arrestati, c’è un meticoloso lavoro investigativo che porterà nei prossimi giorni all’informazione all’Autorità Giudiziaria nonché all’emissione dei relativi provvedimenti di DASPO”.
Sulla sospensione della partita il Questore ha poi commentato: “E’ stato un momento critico, abbiamo ricevuto la richiesta da parte della Terna Arbitrale se la partita potesse essere in condizioni di proseguire, gliene abbiamo dato la garanzia, e la gara si è svolta regolarmente. La partita è stata considerata a rischio medio in quanto il Napoli ambiva al terzo posto e lo Spezia era salvo con una giornata in anticipo. A noi era chiara la situazione di attrito tra le tifoserie che risale indietro nel tempo, è chiaro che ci sono situazioni e situazioni”.
La Dott.ssa Fredella ha poi fatto il punto sulle forze dell’ordine in campo: “Sono state impiegate 80 unità e siamo arrivati a 120 con le forze territoriali. Questo numero non comprende le ulteriori unità di Polizia Municipale che sono state messe a disposizione e che rispetto a tutte le altre partite erano in numero doppio. E’ chiaro che a fronte di una situazione molto critica, i 120 Stewards non sono riusciti a gestire completamente i fatti e, quindi, nella progressione degli interventi che si prevedono all’interno dello stadio dapprima intervengono gli Steward, in un secondo momento il personale in borghese, in particolare della DIGOS, e quando i due interventi non risultano efficaci, entrano in azione le forze dei reparti inquadrati. Quindi c’è stata tutta questa progressione, non si può parlare di ritardo, ma ci sono delle fasi che vanno rispettate perché ognuno ha le sue competenze”.
Sui filtraggi ai tornelli è poi intervenuto il Dott. Carriola: “Il grosso degli Ultras del Napoli è arrivato al filtraggio dei tornelli verso le 12, quindi molto a ridosso dell’inizio della partita. Questo ha determinato anche una celerità necessaria delle procedure. E’ prevista un’azione di pre-filtraggio e di filtraggio e poi abbiamo numerosi Steward formati per eseguire il sommario controllo delle persone che accedono allo stadio. Alcuni Steward sono muniti di metal detector. A livello normativo è previsto il pre-filtraggio a campione del 40% delle persone che accedono”
“La collocazione urbanistica dello stadio non è molto favorevole e non aiuta – ha commentato quindi il Questore - e l’impianto va aggiornato sotto alcuni aspetti. La Società Spezia Calcio è molto disponibile a valutare la realizzazione di altre misure che sicuramente potranno renderci più agile il lavoro per il prossimo campionato. Anche la situazione parcheggi ospiti è da migliorare e sarà necessario mettere in campo ulteriori misure per evitare i problemi legati al traffico e alla chiusura delle strade. Ci sono riflessioni da fare, la chiusura del campionato ci permetterà di fare valutazioni tra giugno e luglio per mettere in campo nuove misure.
“L’obiettivo della Lega è il massimo dell’inclusione – ha aggiunto il Questore - Probabilmente in uno stadio più grande l’inclusione è più semplice, organizzando ampi spazi per ogni tifoseria. In spazi così piccoli il concetto di inclusione diventa difficile, soprattutto in situazioni come quella di domenica scorsa”.
“La linea di tendenza per la costruzione dei nuovi stadi – ha aggiunto il Vicario del Questore della Spezia Dott. Carmine Ingrosso - dovrebbe prevedere l’assenza dei divisori tra le due tifoserie e della balaustra che vieta l’ingresso in campo. Alla Spezia, quindi, non è il divisorio ad essere troppo basso, ma è proprio la sua esistenza che è anacronistica rispetto alle nuove tendenze la cui parola d’ordine è inclusione, però ci vorrà tempo e gli spazi giusti”.