La nostra Segreteria Regionale è venuta a conoscenza che nella tarda giornata di ieri, un detenuto di origine nord africane, che sta scontando una pena per rapina, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, non nuovo a simili comportamenti già in altri istituti, è stato protagonista di una aggressione ai danni di due colleghi agenti, il tutto scaturito in quanto il detenuto non voleva rientrare nella sua sezione dopo l'orario di chiusura.
Dopo vari tentativi il detenuto ha inveito e senza pensarci due volte ha tirato una pentola che in quel momento aveva in mano colpendo un agente al volto, successivamente un altro collega intervenuto è rimasto contuso.
Entrambi gli agenti sono stati portati presso il nosocomio cittadino con prognosi di 5 giorni per il primo, che ha riportato una contusione significativa allo zigomo, mentre per il secondo la prognosi è di 25 giorni a causa di una frattura al metacarpo.
Il detenuto in questione non è nuovo a tali comportamenti, conosciuto all’interno dell’Istituto Spezino e non solo proprio per la sua particolare vena aggressiva e ribelle nei confronti della polizia penitenziaria, nonché ostile a mantenere un regolare comportamento di convivenza con altri ristretti e rispetto delle regole all’interno della struttura.
Da tempo denunciamo simili avvenimenti nella casa circondariale della Spezia, questo gravissimo episodio è l'ennesima prova delle insostenibili condizioni di lavoro nelle quali noi agenti di polizia penitenziaria ci ritroviamo.
Sono anni che segnaliamo e sollecitiamo un'attenzione adeguata e concreta verso le enormi problematiche con le quali ogni giorno siamo chiamati a misurarci, in particolare nelle sezioni detentive, dove siamo esposti a gravi rischi e dove lo svolgimento dei nostri compiti istituzionali risulta essere molto difficile.
Abbiamo bisogno di mezzi, strutture e personale in numero adeguato alle nostre esigenze operative e a quelle che sono le necessità di sicurezza legate alla popolazione
carceraria, sempre superiore a fronte di un personale penitenziario in cronico difetto di organici, portando cosi a una destabilizzazione dell’ordine e della sicurezza all’intero Istituto.
Sarebbe opportuno, secondo il nostro punto di vista, sanzionare maggiormente tali soggetti e in tal caso spostarli in altri istituti, inoltre sarebbe una bella iniziativa
rendere merito con gratificazioni ed elogi a tutti gli agenti che durante l’attività lavorativa e non con sacrificio, coraggio e spirito di corpo intervengono senza alcun indugio in simili circostanze alquanto pericolose.
Un plauso ai colleghi intervenuti con celerità e spirito di abnegazione perchè hanno evitato il peggio, auguriamo loro una pronta guarigione.
Rocco Roberto Meli,
Segretario Regionale Osapp
