Ritorno al Parentucelli Arzelà di un’ex professoressa speciale. Si tratta di Lucia Azzolina, già ministro dell’Istruzione, oggi parlamentare, tornata all’Istituto Superiore di Sarzana, dove nel 2008 iniziò la sua carriera di docente di Filosofia e Storia.
Azzolina ha mantenuto così la sua promessa giurata di visitare la scuola diretta dal professor Generoso Cardinale che non l’aveva potuta accogliere da ministra quel maledetto 22 marzo 2020, come era stato fissato, a causa dell’inizio della prima fase dell’emergenza pandemica.
L’ex ministra è stata coinvolta da una serie di domande poste dagli studenti che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con una rappresentante delle istituzioni.
L’incontro, tenutosi nell’auditorium dell’istituto e iniziato con il ricordo della sua esperienza in questa scuola, si è concentrato sul futuro della formazione delle studentesse e degli studenti e sulle opportunità che può dare alle giovani generazioni.
Tante le domande che le hanno posto gli studenti, iniziate dalla curiosità di come si diventa ministro e focalizzate soprattutto su tematiche come i problemi relativi al sistema scolastico e il principio del diritto allo studio, l’educazione sessuale e la formazione degli insegnanti sulle nuove tecnologie.
Azzolina ha sottolineato come costanza, impegno, volontà e tanto studio sono stati indispensabili per fare la propria parte nel migliorare la scuola. Questi, secondo l’onorevole, sono tuttavia anche i requisiti per affrontare al meglio il percorso scolastico e per prepararsi alla vita.
Interviene infine Mattia, uno studente della 3BS, con una riflessione sull’importanza della scuola nel promuovere lo sviluppo del pensiero critico. L’ex ministro ha risposto affermando che è importante diventare pensatori liberi, soprattutto in una società come quella attuale dove i giovani sono fortemente influenzati dal web.
Non è mancato un siparietto iniziale: quando Azzolina ad accoglierla ha trovato anche un suo ex alunno, oggi docente, il prof Simone Corona.
Un ritorno gradito il suo, come detto. Spezia rappresenta infatti una tappa significativa nella carriera di Lucia Azzolina. Un momento della sua vita fissato nelle pagine del libro dal titolo ‘La vita insegna’.
Il libro, con la prefazione di Liliana Segre, è la storia di una giovane docente con due lauree che attraversa l’Italia per andare a insegnare ed è la storia di una ministra che governa la scuola nel primo anno dell’emergenza, vivendo uno dei periodi più drammatici sotto l’incalzare della pandemia.