Renzo Fregoso, il decano dei poeti spezzini, ha compiuto 100 anni. E' nato, infatti, il 22 gennaio 1922 alla Spezia, o meglio in piazza Brin, cuore pulsante della città di allora. Ed è proprio il dialetto caratteristico del quartiere Umbertino quello che Fregoso, uno dei “ragazzi di don Mori” (dal nome di don Antonio Mori, parroco in piazza Brin durante la guerra), ha tramandato e tenuto vivo nelle sue numerose raccolte in versi, ma anche nelle apprezzatissime "circonlocuzioni" tenute per ben 38 anni, il 19 marzo, festa patronale, all'Accademia Capellini, ed in tantissime altre occasioni pubbliche.
Renzo Fregoso è senza dubbio il cantore della spezzinità.
"Cantore non solo di una città ma di un popolo" - così lo definice Egidio Banti, che spiega - "Le sue composizioni esprimono la maturazione di una forma espressiva che tiene conto da un lato della tradizione più classica rappresentata da Ubaldo Mazzini, dall’altro dei tanti cambiamenti nel gusto letterario e nel costume sociale. Attraverso i suoi bozzetti, che fanno rivivere, non senza nostalgia, la Spezia di una volta, Fregoso ci presenta non solo una città ma una cultura, e quindi, nel senso più autentico e più pieno del termine, un popolo, rappresentato sia nel suo divenire sia anche nell’inevitabile e forte legame con le radici. Fregoso compie così un’operazione preziosa e molto simile, pur nella diversità del mezzo utilizzato, a quella del fratello Sergio, che fu grande fotografo di volti e particolari della città. Grazie Renzo per la tua lezione, di cultura e di vita".
A Renzo Fregoso gli auguri di tutta la redazione di Gazzetta della Spezia.