L'attenzione alle imprese artigiane dovrà essere un punto fermo della riforma degli ITS, Istituti Tecnici Superiori, all'esame del Parlamento prevedendo un pieno coinvolgimento delle organizzazioni di rappresentanza delle imprese nella costituzione delle Fondazioni ITS.
"Il potenziamento e la valorizzazione degli istituti professionali avrà un effetto positivo sulla competitività del sistema produttivo e sull'occupazione -. Commenta Barbara Banchero Direttore Cna Ecipa Genova e referente per la formazione di Cna Liguria -. Gli ITS già oggi evidenziano rilevanti performance in termini di occupazione: oltre l'80% degli studenti trova un impiego a un anno dal diploma e il 92% lavora in un comparto coerente con il percorso di studio. Il PNRR prevede un investimento di 1,5 miliardi per incrementare il numero degli ITS, potenziare i laboratori con le tecnologie 4.0, formare i docenti e per lo sviluppo di una piattaforma digitale nazionale per le offerte di lavoro rivolte agli studenti in possesso di qualifiche professionali".
"Auspichiamo che la riforma rappresenti l'occasione per razionalizzare e rendere più efficiente le risorse destinate agli ITS prevedendo stanziamenti certi e superando il meccanismo dei bandi regionali -. Prosegue Banchero -. È necessario che il testo chiarisca che gli istituti dovranno essere uno strumento fondamentale per accompagnare le imprese di minori dimensioni nelle grandi trasformazioni tecnologiche. È, dunque, opportuno prevedere percorsi dedicati anche alla formazione dei lavoratori autonomi. Per valorizzare le imprese artigiane riteniamo sia necessario un coinvolgimento pieno e diretto delle organizzazioni di rappresentanza dell'artigianato nella fase costitutiva delle Fondazioni ITS" conclude il Direttore di Cna Ecipa Genova, Barbara Banchero.