"Che fine farà il nostro ospedale? I cittadini di Sarzana hanno il diritto di utilizzare, in qualità di struttura pubblica ospedaliera, l'immobile da loro voluto, pagato e molto atteso.
Stiamo invece assistendo al progressivo svuotamento delle attività sanitarie e a una prevista, ampiamente programmata, imminente chiusura di un pronto soccorso. Tutti servizi che hanno coperto, fino ad oggi, un territorio di circa 60 mila abitanti (tutta la Val di Magra).
Quanta strada dovrà fare il cittadino per accedere a un servizio ospedaliero? Quanto lungo sarà il viaggio per assistere un famigliare ricoverato? Quanto percorso dovrà essere fatto per accedere a un pronto soccorso in caso di grave emergenza?
Ci domandiamo: perché svuotare un ospedale in buone condizioni riversando così tutto su una struttura fatiscente e in affanno come il Sant'Andrea della Spezia? Aspettiamo delle risposte serie e concrete, oltre a una chiara garanzia del permanere di una attività sanitaria pubblica".
Tra i promotori: Rosanna Pittiglio, Gianfranco Damiano, Roberto Mazza, Paolo Mione, Renato Dicasale, Luciana Castagna, Giovanni Orlando, Maurika Lazzoni, Massimo Bettati, Paolo Drigani, Donatella Cremonesi, Vittorio Verardi, Cinzia Salvetti.