Quasi 16 mila interventi in ambulanza svolti nel 2020, circa 350 mila km percorsi, un parco mezzi di 33 veicoli, ben 518 volontari all’attivo e 23 dipendenti che costituiscono una realtà occupazione di rilievo per la città.
Sono solo alcuni dei numeri che testimoniano la forza della Croce Rossa della Spezia e il decisivo contributo dato alla città in più di un anno di pandemia. Ne ha parlato il Presidente dell’associazione Luigi De Angelis, ascoltato nella commissione comunale sanità e politiche sociali presieduta da Oscar Teja per fare il punto della situazione sulle attività svolte dalla CRI fino ad oggi.
De Angelis ha ripercorso passo passo i mesi di emergenza, ricordando non soltanto il grande sforzo richiesto soprattutto ai soccorritori, con la prima ambulanza Covid della provincia messa a disposizione del 118 proprio dalla Croce Rossa spezzina a inizio pandemia, ma anche i numerosi servizi garantiti sul fronte sociale.
“Le persone aiutate dal nostro centro di ascolto e distribuzione viveri di via Bologna prima della pandemia erano circa 700 – ha spiegato De Angelis – Con l’inizio dell’emergenza abbiamo dovuto riorganizzare il servizio per l’alto numero di richieste di aiuto che stavano arrivando: abbiamo quindi aperto un call center per chi aveva bisogno di servizi di prossimità come la consegna a domicilio di spesa e farmaci. Siamo arrivati ad assistere circa 250 persone a settimana, che per la maggior parte avevano perso il lavoro, un numero che ovviamente si è sommato a tutte le persone che già prima del lockdown erano vulnerabili”.
Fondamentale è stata la rete costruita con altre associazioni del territorio, con cui la Croce Rossa ha collaborato fattivamente: in questo modo il centro di via Bologna è diventato per diversi mesi un punto di riferimento per aziende, associazioni e anche semplici cittadini che hanno deciso di donare alimenti e generi di prima necessità.
“Abbiamo anche distribuito una somma importante di buoni pasto: circa 14 mila euro a 87 famiglie in difficoltà economica – ha sottolineato il Presidente della CRI – Inoltre abbiamo incrementato gli aiuti alle persone senza dimora e abbiamo allestito nostre strutture presso il campo sportivo Montagna”.
Se da un lato il sacrificio dei volontari è stato encomiabile, dall’altro non è mancata la vicinanza concreta della città, sia per quanto riguarda le numerose donazioni destinate alla Croce Rossa, sia per il numero di spezzini che hanno deciso di unirsi alla CRI durante l’emergenza: nel primo periodo della pandemia infatti l’associazione ha registrato ben 142 adesioni di altrettanti cittadini, che sono diventati “volontari temporanei” seguendo un percorso formativo ad hoc online, per poi essere impiegati nelle attività sociali.
I volontari CRI si sono occupati anche della prevenzione del contagio, organizzando diversi incontri itineranti per le vie della città e davanti alle scuole, in collaborazione con la Prefettura, distribuendo oltre 3 mila gel sanificanti e volantini informativi sulle norme di sicurezza. Mentre altre squadre di volontari stanno continuando a collaborare con le forze dell’ordine per sensibilizzare soprattutto i giovani che frequentano la movida serale in centro.
“Devo dire che è stato un anno molto difficile, contraddistinto da un grande sforzo da parte dei nostri volontari e dipendenti – commenta De Angelis tracciando un bilancio – La nostra struttura ha risposto in maniera molto efficace a un’emergenza che mai avevamo affrontato prima: per questo devo ringraziare i 518 volontari della nostra associazione”.
Ma ora la Croce Rossa guarda già al futuro: da una parte l’associazione sta cercando di ampliare il centro di ascolto e distribuzione viveri trovando una struttura più ampia adatto al numero in crescita di richieste di aiuto; dall’altra si cerca anche una sede più idonea alle esigenze dell’associazione: quella attuale, infatti, nella piccola via Santa Caterina alla Chiappa, non offre un contesto particolarmente adeguato alla Croce Rossa, soprattutto dal punto di vista logistico per i numerosi mezzi di soccorso.
In conclusione De Angelis lancia un appello alla politica: “Vi chiedo di stare vicino alla Croce Rossa e alle altre associazioni di volontariato strutturate: sapere che al nostro fianco ci sono le istituzioni ci dà la forza per andare avanti nella nostra missione. Lasciatemi dire che la situazione nella nostra città sarebbe stata ben peggiore se in questo anno non ci fossero state associazioni come la Croce Rossa. Questo deve far riflettere quando si pensa di affidare il soccorso a Enti senza spirito volontaristico.