Oggi, martedì 12 gennaio, dopo un lungo periodo di lavori tesi a ripristinare le condizioni di galleggiabilità in sicurezza, la ex nave Piave lascia il bacino dell’Arsenale della Spezia per ritornare nel seno del Varignano, presso il raggruppamento subacquei ed incursori Teseo Tesei.
Questa unità varata il 18 dicembre 1971 presso i cantieri navali Orlando di Livorno, fu consegnata alla Marina Militare il 23 maggio 1973 e per oltre 30 anni ha svolto innumerevoli missioni come nave trasporto acqua, principalmente a favore delle isole minori disseminate lungo le coste italiane.
Terminato nel 2004 l’onorato servizio, nave Piave, rinominato come galleggiante CT 02, ha trovato un nuovo e utilissimo impiego, ancorato nella baia del Varignano come mezzo destinato alla formazione e all’addestramento dei palombari e degli incursori di Comsubin, in uno scenario realistico e di sicura efficacia.
Sono infatti molteplici le esercitazioni svolte con l’utilizzo del suddetto galleggiante da parte del GOI (Gruppo Operativo Incursori), del GOS (Gruppo Operativo Subacquei) e degli allievi frequentatori dei corsi, attività che rivestono ad ampio spettro le possibili reali situazioni operative cui è chiamato ad operare il raggruppamento nell’ambito delle operazioni di antiterrorismo, evacuazione ostaggi, bonifica da ordigni esplosivi e molteplici interventi nel settore subacqueo.
Questo importante ruolo verrà in futuro svolto da una area addestrativa galleggiante formata da un modulo doppio, piattaforma più unità navale, e da un poligono live (shooting house). Questa moderna struttura, unica nel suo genere nell’intero panorama europeo, garantirà un elevatissimo ritorno capacitivo, grazie alla possibilità di esercitare profili complessi, in un contesto di assoluto realismo e senza soluzione di continuità, dalla fase di abbordaggio alla messa in sicurezza.