È stata una brutta avventura quella vissuta la scorsa notte da una donna di 47 anni originaria di Carrara, quando il compagno, un 51 enne di origine Marocchina, ma residente da anni in Lunigiana e con diversi precedenti penali, al culmine dell’ennesima lite, l’ha afferrata al collo e successivamente, in preda a inaudita violenza, ha cercato di colpirla con un coltello da cucina.
La malcapitata ha tentato in tutti i modi di difendersi, parando i fendenti del compagno con le mani, ma ormai sopraffatta dalla forza dell’uomo ha chiesto disperatamente aiuto, urlando nella speranza che qualcuno la sentisse. Per fortuna i vicini di casa del piccolo borgo della bassa Lunigiana dove sono avvenuti i fatti, con grande senso civico, hanno subito chiamato i Carabinieri della Compagnia di Pontremoli. L’operatore di turno alla centrale operativa, resosi conto della gravità dei fatti, ha immediatamente mandato sul posto diverse pattuglie.
La scena che si è prospettata ai militari è stata agghiacciante: hanno trovato la donna sotto “shock”, in mezzo alla strada, sporca di sangue, con evidenti ecchimosi sul volto, sul collo, sulle mani, e con una ferita da taglio sul lobo di un orecchio, motivo per il quale hanno richiesto l’intervento di personale medico del “118”. La donna, nonostante lo stato emotivo in cui versava, ha avuto la forza e il coraggio di dare le prime utili indicazioni ai militari intervenuti, affermando che il compagno, poco prima, aveva cercato accoltellarla con un coltello da cucina.
I Carabinieri si mettevano alla ricerca dell’aggressore trovandolo all’interno dell’abitazione nella quale i due vivevano; la casa era in disordine ed erano evidenti, nei vari ambienti della casa, le tracce di sangue lasciate dalla donna nel corso della fuga. L’uomo non ha opposto resistenza ma, alla richiesta di dove fosse il coltello, non forniva nessuna indicazione. Solo la minuziosa ricerca dei militari ha consentito di trovarlo nascosto in un lucernaio del sottotetto.
Nel frattempo la donna veniva trasportata presso l’ospedale civile della Spezia dove veniva curata e successivamente dimessa con una prognosi di gg. 15 (quindici) per le lesioni subite.
La minuziosa ricostruzione fatta dai Carabinieri di Albiano Magra consentiva di raccogliere diverse e circostanziate “fonti di prova” nei confronti dell’aggressore che veniva tratto in arresto con l’accusa di “lesioni aggravate”.
Dei fatti veniva informato il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Massa, Dott. Alberto dello Iacono, che disponeva la custodia dell’uomo presso le camere di sicurezza della Stazione di Pontremoli in attesa dell’udienza di convalida che si è svolta nella mattinata di ieri e nel corso della quale il Giudice, Dott. Ermanno De Mattia, convalidava l’arresto disponendo a carico del 51 enne la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. e contestualmente il divieto di avvicinarsi alla vittima.