Prosegue il cammino dell’associazione dell’Alpinismo Lento, impegnata dalle Cinque Terre e Porto Venere fino alla Val di Vara ed alla Lunigiana. E dalle Alpi Apuane fino all’Appennino tosco emiliano “per disegnare” e valorizzare i percorsi ed i luoghi tra il mare e le montagne. Così lungo le vie, l’associazione si è affermata in Alta Versilia, nel Comune di Stazzema dove nei giorni scorsi ha lasciato un’altra significativa traccia. Infatti in località Pomezzana, a Canalverde, era franata una strada sterrata, che conduce ad una proprietà privata di castagneti, adibiti anche ad importante area didattica per i giovani delle scuole. Tale strada però conduce anche all’acquedotto comunale, da anni gestito da una rinomata Società per azioni operante nelle Province di Massa Carrara e Lucca.
Prontamente la Comunità locale e l’associazione Mangia Trekking (riferimento dell’ Alpinismo Lento sul territorio), con opera di assoluto volontariato, si sono attivate. In breve, con notevole dispendio di energie e con costi non davvero trascurabili, hanno provveduto al ripristino della corretta viabilità. Tra i protagonisti del rifacimento stradale, l’imprenditore Moreno Gherardi ( proprietario del castagneto e referente per Mangia Trekking in Alta Versilia ) che oltre alla sua professionalità, ha anche messo a disposizione una ruspa ed un trattore, mentre Polidori Graziano e Gherardi Giovanni, oltre alla importante mano d’opera, hanno messo a disposizione i loro camion per il trasporto delle pietre necessarie per creare le strutture di supporto della strada. Hanno inoltre partecipato ai lavori con impegno e capacità, Diego Polidori, Sauro Intaschi, Sergio Intaschi e Giuseppe Lucchesi.
Dalla Comunità di Pomezzana nel Comune di Stazzema e dall’associazione dell’Alpinismo Lento, è venuto quindi un importante esempio, forse da illustrare ed esportare. Certamente, come sostiene l’associazione Mangia Trekking, a coronamento dell’opera, sarebbe necessario un bel gesto. Che l’Amministrazione Comunale e la S.pa. in argomento, concordassero il ripianamento delle spese vive sostenute, oppure per coloro che sono asserviti dall’acquedotto di Canalverde, almeno l’esenzione del pagamento “della bolletta” per un adeguato periodo di tempo.