Il Cisita piange la scomparsa di Andrea Franceschini, collaboratore e guida preziosa per i ragazzi dei corsi triennali.
Molti, tra allievi ed ex allievi, sono andati a porgli l’estremo saluto nel pomeriggio di martedì, unendosi alla folla delle tante persone che lo amavano, tutti ancora increduli e scioccati per la sua prematura dipartita. Così i colleghi, il direttore e tutto lo staff, profondamente commossi, ai quali mancherà il sorriso e lo spirito con il quale Andrea affrontava ogni cosa, unitamente alla generosità di chi sa rendersi sempre disponibile in ogni situazione, umana e professionale.
Qualità che il prof Andrea, come lo chiamavano i suoi alunni, ha subito mostrato sin da quando ha cominciato a collaborare con l’Ente, nella duplice veste di educatore e assistente nel laboratorio di falegnameria all’interno dell’Arsenale militare.
“Ci supportava e ci sopportava”, afferma uno degli allievi ancora sconcertato dalla notizia, aggiungendo: “I suoi insegnamenti erano preziosi, perché ti aiutavano a capire cosa fare, nella professione come nella vita di tutti i giorni".
Innumerevoli le testimonianze e i ricordi che i ragazzi hanno voluto raccogliere e mandare alla moglie Laura, dalle più intime e personali ai ricordi più belli, legati anche alle tante attività parascolastiche nella quali il prof Andrea era sempre in prima fila, mettendo a disposizione tutta l’esperienza appresa nella sua intensa vita. In ogni visita di istruzione, in tutte le partecipazioni a eventi speciali, chiunque poteva contare sui suoi consigli e sulla sua guida, con il garbo e la profonda umanità che lo contraddistinguevano sempre. Oppure imbracciando la sua chitarra, con tanti ragazzi sempre attorno, ammirati per le tante qualità e gli interessi del loro professore.
Attento ai bisogni di ognuno, aperto sempre al dialogo, aiutava gli altri ad affrontare le difficoltà con raziocinio e anche leggerezza, spesso utilizzando la sua peculiare ironia, un personale connubio tra lo humor britannico e la tradizione spezzina. Anche in questo, lascerà un grande vuoto.
Tutti, colleghi e allievi, si uniscono così al dolore della famiglia, nel ricordo di un amico e un professionista di rara sensibilità, descritta al meglio nell’immagine evocata dai suoi allievi: “Nella vita si diventa migliori soprattutto grazie agli insegnamenti ricevuti e alle persone incontrate. Era bello vederti arrivare fuori dall’Arsenale con la tua bicicletta preferita e una bella focaccia per merenda! Ora ti immaginiamo con il tuo solito sorriso che scaldava il cuore. Fai buon viaggio prof Andrea”.