Anche quest’anno è stato ripristinato il percorso natatorio di Vernazza all’interno dell’Aria Marina Protetta. Il progetto è nato con l’idea di proporre un percorso in mare in area sottocosta delimitato da boe e gavitelli collegati da una cima ben visibile, senza il pericolo di incrociare imbarcazioni. Al suo interno sono consentite infatti solo la balneazione e l’apnea, nel rispetto delle ordinanze della Guardia Costiera e dell’amministrazione comunale di Vernazza.
Questo sentiero del mare inizia nell’area del porticciolo di Vernazza con una corsia d’immissione in prossimità della scogliera denominata “punta Mava”, dove è presente anche una bacheca con una carta dell'itinerario e una presentazione delle regole di comportamento da mantenere durante la percorrenza. Successivamente, la corsia conduce presso l’area riservata alla balneazione, ovvero in prossimità della scogliera denominata "e Ciappae", dove con una sequenza complessiva di circa 14 gavitelli, uno ogni 50 metri, provvisti di cartellini numerati, consente il calcolo delle distanze percorse. A metà percorso, una boa più appariscente delle altre segnala la presenza sul fondale della Madonnina subacquea raccolta in preghiera da ammirare con le maschere.
Ne ha parlato questa mattina Francesco D’Ambra, assessore di Vernazza, su RLV La Radio A Colori: “Il percorso, che si estende per circa 600 metri, è stato realizzato grazie al comune di Vernazza e al Parco delle 5 terre. L’intento è quello di allungarlo ed estenderlo fino a Monterosso. Delimitato da boe bianche e rosse permette di nuotare e fare sport in totale sicurezza, inoltre l’accesso è libero senza necessità di auto segnalarsi. È adatto a tutti, grandi e piccini, ideale per regalarsi un’esplorazione a bordo di un kayak ma anche per praticare snorkeling e ammirare i ricchi e variegati fondali dell'Area Marina Protetta delle Cinque Terre. In questi giorni è stato ritirato solo perché c’è stata mareggiata".
Un'ottima opportunità per proteggere e valorizzare un tratto di costa estremamente scenografico e al contempo fragile, considerando anche il periodo che cui stiamo vivendo, in cui è più difficile realizzare iniziative di promozione turistica.