La sua vittima è la figlia dei vicini di casa, che le veniva affidata dai genitori quando loro si trovavano al lavoro, in quanto riponevano nell'uomo la massima fiducia.
Le violenze sarebbero andate avanti dall'estate 2018 al febbraio 2019 quando la mamma della bimba notò nei suoi indumenti intimi tracce di sangue. Scattò allora l'allarme, insieme al sospetto che ciò fosse dovuto a violenze cui la figlia era costretta proprio dal vicino di casa, che considerava quasi un nonno.
L'imputato era difeso dall'avvocato Riccardo Balatri, gli avvocati Sabrina Romagnoli e Massimo Lombardi, invece, hanno affiancato i genitori della bambina.