Nel corso dei servizi per la repressione dello spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti, intensificati anche per mettere un freno alla circolazione di persone in violazione delle disposizioni di sicurezza, il personale della sezione antidroga della squadra mobile della Spezia ha controllato venerdì sera un’auto sospetta, guidata da un giovane, con a bordo un cittadino tunisino già noto agli agenti perché ritenuto uno spacciatore.
La coppia, intercettata in via del Canaletto, è stata seguita dagli agenti in modo discreto. Quando l'auto si è fermata i militari hanno notato, al termine di una trattativa, uno scambio sospetto: il giovane consegnava del denaro allo straniero, ricevendo qualcosa in cambio. Dopo lo scambio lo straniero scendeva dal mezzo, allontanandosi velocemente verso la stazione di Migliarina.
Entrambi sono stati fermati dalla squadra mobile: il giovane, un ventottenne spezzino, ha consegnato la dose di eroina appena acquistata al prezzo di 20 euro dallo spacciatore, incontrato poco prima a seguito di appuntamento telefonico.
Lo straniero, un cittadino tunisino di quarant’anni, irregolare sul territorio nazionale e senza fissa dimora, una volta perquisito è stato trovato in possesso di altre 7 dosi di eroina, già confezionate e pronte allo spaccio, di una busta più grande con altri 6 grammi di eroina, ancora da suddividere in dosi, nonché della somma di 700 euro provento dell’attività di spaccio.
Lo spacciatore è stato inoltre trovato in possesso del telefono cellulare che, negli uffici della squadra mobile, ha continuato ripetutamente a squillare per le chiamate dei presunti acquirenti, ad ulteriore testimonianza del fatto che l'uomo aveva un consistente giro di clienti da servire, sul quale sono in corso accertamenti.
Il tunisino è stato arrestato per il reato di spaccio e detenzione di droga ai fini di spaccio, mentre lo spezzino è stato segnalato al nucleo per le tossicodipendenze del locale Ufficio Territoriale del Governo.
Entrambi inoltre sono stati sanzionati per la violazione delle prescrizioni relative al contenimento del Covid-19. L’arrestato, al termine degli atti, è stato portato nel carcere di Villa Andreino, a disposizione del sostituto procuratore di turno Claudia Merlino.