È venuto a mancare in queste ore Umberto Guidugli, un caro amico e un ottimo amministratore. Se lo è portato via, pure lui, il Covid 19; all’improvviso, con una violenza micidiale. Ho conosciuto Umberto nel 2005, io sindaco di Sarzana e lui Presidente della Banca di credito cooperativo. Cominciò una assidua collaborazione e frequentazione familiare. Siamo diventati amici, amici veri, aldilà dei pur importanti aspetti Istituzionali. La Versilia, e ne ho la conferma dalle parole dei sindaci, deve essergli grata, non solo per la vicinanza dell’Istituto di credito ma spesso anche per i modi garbati e intelligenti con i quali risolveva diatribe e conflittualità locali. Deve essergli grata anche Sarzana, Umberto era sempre vicino alla nostra comunità e ne sosteneva gli sforzi che l’hanno portata alla ribalta nazionale. Dall’opera, all’antiquariato, alla scuola, all’associazionismo sociale e sportivo, la Banca di credito cooperativo e il suo presidente erano sempre presenti.
Il notaio era un uomo di profonda cultura, amava l’arte in tutte le sue articolazioni, ne ebbi contezza quando andai a trovarlo a casa sua a Querceta, dove era convalescente a seguito di un malanno che lo aveva colpito. Libri, quadri, documenti storici, una discografia notevole: uno scrigno di cultura. Caro Umberto, sei stato protagonista e non spettatore, per decenni, di questi territori. Ti voglio ricordare con il sorriso, il tuo comportamento semplice, coinvolgente ma di una classe sopraffina, con un bel calice di vino bianco in mano, dal nostro comune amico Ricca’; a brindare al successo della nostra terra. Un sentimento di cordoglio arrivi alla moglie e alle figlie. Ciao Presidente, ciao Umbe’.