È stato ribaltato il pronunciamento del TAR sul caso dell’assunzione di Luigi Merlo nella compagnia MSC. Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello che l’ANAC aveva presentato contro il ricorso del colosso svizzero a suo tempo promosso dal TAR.
I giudici hanno sancito la validità della delibera dell’Autorità Anticorruzione, che accertò come l’assunzione in MSC di Merlo, ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova, configurasse un caso di cosiddetto “pantouflage”, ovvero il passaggio di funzionari pubblici nei ranghi di imprese private.
Ma soprattutto il Consiglio di Stato ha sciolto uno dei maggiori dubbi che ruotavano intorno al caso Merlo, stabilendo che spetta proprio all’ANAC l’esecuzione delle sanzioni per la violazione dell’art. 53, comma 16 ter del d.lgs. n. 165/2001.
Spetterà quindi ad ANAC, ora, la verifica del rispetto, nei 3 anni dall’assunzione, cioè dal gennaio 2017 al gennaio 2020, del “divieto” per MSC e Merlo di “contrattare con le pubbliche amministrazioni”
Potenzialmente sarebbero a rischio molti contratti sottoscritti da MSC con le pubbliche amministrazioni, tra cui anche gli accordi per il nuovo terminal crociere con l’Autorità Portuale della Spezia.
Una sentenza “pilota”, quindi, che potrebbe scatenare un’autentica tempesta nei porti italiani e nel mondo della logistica.