Si sono dati appuntamento nel piccolo porticciolo di Lerici oltre 100 pensionati agricoltori e pescatori, provenienti dalle quattro province liguri, riuniti per la Giornata Regionale dei Pensionati Coldiretti, dove, oltre a celebrare la figura capostipite vivente della società, sono state affrontate le tematiche legate al mondo degli anziani.
I pensionati sono stati accolti dal Presidente di Federpensionati Liguria Angela Romaggi, dal Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri, dal Delegato Confederale Bruno Rivarossa e da tutti gli Organi Sindacali di Coldiretti Liguria. La giornata di festeggiamenti si è aperta con la Santa Messa celebrata presso la chiesa parrocchiale di Lerici, proseguendo poi in modo conviviale presso il ristorante Ciccillo a Mare, dove il pescato locale di stagione è stato il vero protagonista. La ricorrenza si è conclusa infine con la visita al museo della Mitilicoltura al Castello di Lerici, dove il curatore del Museo e Presidente dei Pensionati Coldiretti di La Spezia Angelo Majoli ha mostrato la tradizione dell’antico mestiere del mitilicoltore, raccontato attraverso le sale che racchiudono gli attrezzi ed i segreti della “gente di mare”.
“E’ stato un momento importante di riflessione e di confronto – afferma la Presidente di Federpensionati Liguria Angela Romaggi – ma anche una giornata di festa che, come ogni anno, ci permette di celebrare i nostri pensionati ed il loro costante impegno che riservano ancora nel lavoro. I coltivatori, che siano di mare o di terra, non vanno mai veramente in pensione, ma rimangono attivi e coinvolti nell'azienda di famiglia e si fanno portatori, nei confronti delle nuove generazioni, di valori fondamentali e tradizioni antiche, diventando un punto di riferimento importante per la famiglia, per il buon funzionamento delle imprese del territorio e per la nostra Associazione. I pensionati coltivatori diretti che noi rappresentiamo sono 16.509 e a loro va il nostro costante impegno”.
“Nella nostra Regione – spiegano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa - è convenzione ormai superata far coincidere l’inizio della terza età con i 65 anni: numerosi sono i nostri anziani che continuano, dopo la pensione, ad essere attivi e produttivi, soprattutto nelle campagne. Di recente la Liguria è stata battezzata come la regione più “Vecchia d’Italia” con il numero di persone, sopra i 64 anni che ha raggiunto, nel 2017, il 44% della popolazione. Ma mentre il tasso di natalità è rimasto mediamente invariato, l’unica spiegazione plausibile è che nei nostri territori si vive bene e i nostri anziani, sono una grandissima risorsa sia per il ruolo che svolgono nella società, sia per il fatto di essere una fonte inesauribile di storia e tradizione locale, e perché costituiscono un grande esempio per i nostri giovani imprenditori. La nuova agricoltura, che concilia innovazione e tradizione, non può rinunciare ad un così prezioso patrimonio: come nessun albero può crescere senza le proprie radici, allo stesso modo noi non possiamo fare a meno di queste grandi persone, che supportano le nuove generazioni con la loro conoscenza ed esperienza di vita”.