Lo ha comunicato l'assessore all'agricoltura della Regione Liguria, dopo l'approvazione in consiglio regionale delle modifiche alla legge sulle foreste e l'assetto idrogeologico. Per la prima volta in Liguria non saranno dunque solo gli Enti Parco a gestire la risorsa bosco, ma nuovi soggetti si potranno affiancare nella gestione delle foreste di proprietà regionale. "L'obiettivo – spiega Barbagallo – è quello di tutelare i boschi e l'assetto idrogeologico del territorio e inoltre prevedere ricadute occupazionali". Sono 13 i corpi boscati di proprietà demaniale che si estendono in Liguria per circa 7.000 ettari la cui ampiezza varia dai 4 fino ai 1000 ettari. Di questi 4.000 vengono attualmente gestiti dagli Enti Parco a cui un domani potranno affiancarsi altri soggetti in grado di garantire una gestione attiva delle foreste. "Attraverso questo primo bando – continua Barbagallo – vogliamo anche dare una dimostrazione che è possibile gestire il bosco in modo che i benefici siano molteplici, a vantaggio dell'ambiente e dell'assetto idrogeologico, ma anche del lavoro e dello stesso gestore". Tenendo conto che in Liguria i boschi si estendono per 375.000 ettari e ricoprono il 70% dell'intero territorio e per l'87% sono di proprietà privata, l'obiettivo della legge è anche quello di dimostrare che dal bosco che dalle foreste tutti possono trarre dei benefici.
"E visto che il bosco è una risorsa che non va depauperata – aggiunge Barbagallo – abbiamo previsto anche il concetto di compensazione. Chi riduce la superficie del bosco per destinarla ad altri usi, è tenuto a versare una quota in denaro che sarà utilizzata per migliorare le foreste o per interventi di riequilibrio idrogeologico".