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Senza risorse, cassa integrazione in deroga bloccata da fine marzo In evidenza

GENOVA. "Alla Liguria servono 50 milioni per riuscire ad assicurare la cassa integrazione in deroga e la mobilità per il 2013 e per garantire agli oltre 10.000 lavoratori a cui è già stato autorizzato il trattamento di cassa in deroga e di mobilità la possibilità di percepire le risorse. Senza questi finanziamenti a fine marzo gli ammortizzatori sociali per i lavoratori liguri si bloccheranno".

E' il grido d'allarme lanciato questa mattina dall'assessore al lavoro della Regione Liguria, Enrico Vesco dopo aver esaminato i dati con i suoi uffici, a seguito della denuncia anche delle altre regioni che chiedono al Governo in carica le risorse necessarie per garantire, non solo la copertura integrale del 2013, ma anche per dar corso agli impegni già assunti.
"Se non arriveranno notizie positive dal Governo – ha spiegato questa mattina Vesco – saremo chiamati come Giunta ad assumere decisioni che avranno pesanti ricadute nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici liguri. Il primo problema è quello delle risorse che abbiamo sempre dichiarato essere insufficienti per garantire la copertura per tutto il 2013 dei trattamenti di cassa integrazione in deroga e di mobilità, a causa dell'impennata delle richieste che si è registrata nei primi mesi dell'anno. A questo si deve aggiungere un cavillo burocratico su cui il Ministero del lavoro si è impuntato, cioè la richiesta che tutti gli accordi vengano eseguiti nelle sedi delle Regioni, costringendo centinaia di piccolissime aziende a spostarsi nel capoluogo per sottoscrivere le intese, col rischio di arrivare ad una riduzione delle domande e di lasciare centinaia di lavoratori senza protezione sociale".
Allo stato delle cose non è piu' dunque possibile rispettare i tempi di pagamento degli ammortizzatori sociali su cui la Regione si era impegnata. Non più dunque sei mesi garantiti all'inizio dell'anno, ma al massimo tre mesi e, nel caso in cui non arrivino altre risorse, alla fine di marzo ci sarebbe il blocco totale dei pagamenti. In questi giorni l'assessore Vesco si sta incontrando con tutte le parti sociali, sia sindacali che datoriali per illustrare la situazione drammatica e indicare la strada dei contratti di solidarietà, in alternativa a quella della cassa in deroga, in quanto autorizzati direttamente dal Ministero, in vista dell'assunzione di un atto in Giunta regionale che decreti formalmente il blocco delle domande di cassa integrazione e di mobilità. Secondo Vesco deve essere l'attuale Governo in carica a individuare le risorse necessarie per sbloccare una situazione che non riguarda solo la Liguria, ma tutte le regioni. Anzi la Liguria risulterebbe penalizzata da un ulteriore cavillo governativo che congela i residui attivi del 2012 destinati agli ammortizzatori sociali che per la regione ammontano a 24 milioni di euro. Risorse che potevano essere utilizzate anche sul 2013, ma che sono state congelate, insieme a quelle di altre regioni, per essere spalmate su cinque regioni che risultano con notevoli residui passivi: Lombardia, Puglia, Lazio, Sardegna e Umbria. "La situazione sarebbe devastante – ha rimarcato Vesco – perché non solo porterebbe al blocco di nuovi accordi di cassa e mobilità, ma anche alla mancata erogazione dei trattamenti per coloro per i quali sono già stati autorizzati". Dall'inizio dell'anno ad oggi sono 1.075 gli accordi siglati di cassa integrazione in deroga per 9.317 lavoratori e 381 autorizzazioni di mobilità per 741 lavoratori, per una somma complessiva di oltre 64 milioni di euro dentro ai quali figurano aziende come Ferrania, AMT di Genova e Acam di Spezia.

 

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Regione Liguria

Piazza De Ferrari, 1
16121 Genova
tel. +39 010 54851

 

www.regione.liguria.it

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