Le polemiche sono scaturite da un cartello affisso in uno stabilimento della Venere Azzurra, che vietava di consumare sotto l'ombrellone cibi e bevande proprie. Senso poi spiegato dai gestori come volontà di evitare ingombranti tavolini e borse frigo portati da alcuni clienti, per veri e propri banchetti sulla spiaggia.
Il Presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi della Spezia cerca di limitare la questione.
Questo il commento di Marco Buticchi:
Mi esprimo sul ‘panino sotto l’ombrellone’ prima che diventi il nuovo tormentone estivo. Premetto che non intervengo pro domo mea (tale divieto non esiste nello stabilimento balneare da me gestito), ma in funzione del mio ruolo sindacale. Le norme che governano le imprese balneari nel loro rapporto con la sicurezza e con il pubblico sono sancite da appositi regolamenti: le ordinanze di Capitaneria di Porto e quelle Comunali. Sono emanazioni locali rispondenti a leggi e regolamenti europei, nazionali e regionali. Il gestore, che riceve in concessione dall’ente concedente una spiaggia, è libero di adottare un regolamento interno, ove non in contrasto con le discipline vigenti. La conoscenza da parte dell’utenza di tale regolamento, ne implica l’accettazione. E non mi pare che vietare banchetti in spiaggia per il quieto vivere di tutti violi altre norme superiori. Neppure quelle del buon senso e della buona educazione. Mi dispiace che, dietro a un banale fatto da ombrellone, si accendano rivalità politiche e fiocchino accuse che, temo, potrebbero finire per danneggiare chi ha altro da pensare in questo momento: rendere piacevoli, spensierati e sicuri i momenti di relax dei propri avventori.
Comm. Dott. Marco Buticchi
Pres. Federazione Italiana Pubblici Esercizi - La Spezia