Prosegue il sodalizio tra Comune di Lerici e Sea Shepherd, la più agguerrita organizzazione conservazionista mondiale che si occupa della salvaguardia della fauna ittica e degli ambienti marini.
Venerdì 23 marzo, ore 16.00, avrà luogo in Sala del Consiglio l'incontro “L'invasione della plastica e la tutela del mare: educazione, ricerca e azione diretta”, organizzato da Comune di Lerici e Sea Shepherd Italia con la collaborazione dell'associazione “Per il Mare”, Ismar ed Enea.
"Siamo felici di proseguire il percorso di collaborazione con l'associazione Sea Shepherd, volto alla tutela del nostro mare e dei suoi fondali – commenta il Sindaco di Lerici Leonardo Paoletti - Un'azione informativa e al tempo stesso concreta sul nostro territorio, volta a sensibilizzare i cittadini al senso di responsabilità nei confronti della salvaguardia del nostro patrimonio marino. Un impegno che compete a ognuno di noi".
Ai saluti istituzionali di apertura lavori, portati dal Sindaco Leonardo Paoletti, succederanno i seguenti interventi:
- “La silenziosa invasione delle specie aliene artificiali: dalle macro alle nanoplastiche” a cura di Marco Faimali, responsabile Istituto di Scienze Marine ISMAR – CNR di Genova;
- “La partecipazione dei cittadini come strumento sia educativo che di supporto alla ricerca” a cura di Silvia Merlino, fisica e ricercatrice ISMAR – CNR di Lerici Santa Teresa, e Marinella Abbate, biologa e ricercatrice ENEA di Lerici Santa Teresa;
- “Sensibilizzare per salvaguardare: esperienze di educazione ambientale a bordo” a cura di Luigi Martinucci dell'Associazione Per il Mare;
- “Difendere – Conservare – Proteggere: i 40 anni di Sea Shepherd” a cura di Andrea Morello, presidente Sea Shepherd Italia.
"Chiunque navighi nel grande Blu si imbatte regolarmente nella parte "galleggiante" della plastica. Ma chi si immerge nel grande Blu la incontra purtroppo ovunque, anche a grandi profondità – aggiunge Andrea Morello, presidente Sea Shepherd Italia - Sea Shepherd ha progetti continui di pulizia spiagge ma l'azione che potrebbe davvero fare la differenza sarebbe smettere di utilizzare la plastica monouso e incentivare invece la produzione di bioplastiche. Dovremmo sempre tenere presente che difendere il Mare significa difendere noi stessi".