Questa mattina il Comitato spezzino "Acqua Bene Comune", nel corso di un presidio sotto il Palazzo del Governo, ha consegnato al Presidente della Provincia della Spezia Marino Fiasella una petizione con cui si chiede il rispetto dell'esito referendario del giugno 2011
Pubblicato il: 24-05-2012
ed il conseguente adeguamento delle tariffe idriche. "La protesta del comitato è giusta - dice Fiasella - e mette in evidenza il ritardo ingiustificabile delle Istituzioni nell'adeguamento rispetto all'esito plebiscitario del referendum dello scorso giugno che ha ribadito a chiare lettere un concetto fondamentale: l'acqua è pubblica e non può essere oggetto di profitto. Di fronte all'affermazione referendaria di questo concetto che pone al centro il valore dell'acqua come bene comune ed elemento di coesione sociale le Istituzioni non possono rimanere impassibili e devono anzi recuperare il ritardo incomprensibilmente accumulato nella non assunzione dell'esito del voto di giugno. Sul nostro territorio le amministrazioni pubbliche sono impegnate nell'altrettanto importante operazione di salvataggio di Acam, azienda storica che rappresenta un prezioso patrimonio collettivo e che proprio in questi giorni sta giocando partite importanti per il suo futuro. Da un lato dunque c'è l'impegno ineludibile di tutelare Acam e i suo lavoratori e dall'altro ci deve essere indubbiamente una presa in carico da parte delle Istituzioni locali della questione sollevata dai comitati che tanto si sono impegnati durante la campagna referendaria ottenendo un risultato indiscutibile. Per questo la Provincia, ente coordinatore dell'Ato Idrico, si farà carico di portare in quella sede il contenuto della petizione ed accelerare il percorso di adeguamento rispetto all'esito referendario".
È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.
Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE