Il rilievo dei dati relativi all'ambiente marino e costiero, da attività confinata nell'ambito della pura ricerca scientifica, si è trasformato negli ultimi anni in attività sistematica, regolamentata dalle legislazioni nazionali ed europee, cui si dedicano diversi istituzioni ed agenzie, nazionali e regionali.
Le tecniche, gli strumenti e la comprensione degli aspetti ambientali sotto osservazione sono in continua evoluzione, spesso con l'adozione delle tecnologie più avanzate e innovative.
Il workshop si è proposto di fornire, attraverso i contributi di numerosi esperti, una panoramica dello stato dell'arte di diversi programmi in corso e di interventi eccezionali come ad esempio il caso della "Costa Concordia". In tale giornata si è altresì puntata l'attenzione sull'importanza di strutture come il DLTM che da anni rendono possibile l'incontro tra imprese, Università e Enti di Ricerca del territorio ligure, la condivisione di conoscenze, per favorire la realizzazione di progetti di ricerca, innovazione e formazione legati alle tecnologie marine e al monitoraggio ambientale, contribuendo in questo modo allo sviluppo delle imprese e realizzando nel concreto le indicazioni strategiche europee sulla Blue Growth.
"Lavoriamo insieme e in cooperazione sulle strutture già istituite. Non creiamo inutili ridondanze sul territorio che potrebbero solo danneggiare la credibilità delle nostre competenze, non solo a livello nazionale, ma anche a livello europeo" ha dichiarato il Direttore Amministrativo del DLTM Pierluigi Tivegna.
Al seminario sono intervenuti il C.F. Maurizio Demarte dell'Istituto Idrografico della Marina Militare, la Dott.ssa Mascha Stroobant del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine - DLTM, il Dott. Cosmo Carmisciano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - INGV, il Dott. Stefano Aliani dell'Istituto di Scienze Marine - ISMAR-CNR e il Dott. Luigi Alcaro dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ISPRAMBIENTE.