Da Levanto, ad intervenire sulla vicenda sono il sindaco, Ilario Agata, e la capogruppo della minoranza, Nadia Anselmo.
Il primo cittadino spara a zero nei confronti di Conzi. "Il suo atto è inqualificabile nei contenuti e nella forma, visto che ha deciso senza consultarci o informarci e inserendo la questione all'interno di una delibera più generale - attacca Agata – Abbiamo lavorato a lungo, unitamente come Consiglio comunale e con l'appoggio dei sindaci del comprensorio, per elaborare un'organizzazione funzionale e razionale che definisca il ruolo del San Nicolò all'interno della sanità provinciale, inviando poi la nostra proposta alla Regione. Non ci spieghiamo, quindi, tutta questa fretta dell'Asl di attuare questo spostamento quando ci sono tutti i presupposti per giungere ad una soluzione condivisa all'interno della quale ogni realtà territoriale avrebbe riconosciuto il proprio ruolo nell'ambito della sanità provinciale. Bene ha fatto la Regione, che ringraziamo per la tempestività con cui è intervenuta, a rivendicare il proprio ruolo nella programmazione della sanità ligure e, nello specifico, di quella spezzina. Solo con un confronto con le realtà dei territori possono scaturire idee applicabili per migliorare i servizi, e non da veri e propri golpe tentati più volte e puntualmente stoppati. Ora, forti dell'unità con cui agisce l'ampio fronte pro-San Nicolò, guardiamo avanti e continuiamo a lavorare per il potenziamento della struttura".
Sulla stessa linea la capogruppo di opposizione, Nadia Anselmo: "Da anni ribadiamo che l'ospedale non è territorio di scontro politico locale, ma un bene per l'intero comprensorio, e che quindi va tutelato con il contributo di tutti. E così abbiamo agito fino ad oggi. La proposta che abbiamo elaborato, e che la Regione ha recepito, prevede il mantenimento del Pronto intervento 24 ore al giorno, ma con l'impiego di personale medico fisso, per conferire una maggiore stabilità al servizio. E, naturalmente, il mantenimento delle Cure intermedie con l'attuale assetto".
Anche Anselmo parla di "colpo di mano fallito" da parte del direttore Conzi. "Sentivamo che, con l'approssimarsi della fine del suo mandato, Conzi avrebbe cercato nuovamente di attuare lo spostamento del reparto, così abbiamo coinvolto direttamente la Regione. E stavolta dobbiamo ringraziare la giunta regionale, dal presidente Toti all'assessore Viale e soprattutto al presidente della prima commissione sanità, Matteo Rosso (che ha recentemente compiuto un sopralluogo al San Nicolò), che hanno mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale: il potenziamento dell'ospedale di Levanto nel contesto della sanità spezzina e ligure. Il loro intervento ha stoppato un depotenziamento del San Nicolò che sarebbe poi servito per giustificare ulteriori tagli finalizzati alla sua definitiva chiusura e trasformazione magari in una mera residenza assistita".