"Considero un fatto positivo che si sia usciti da ipotesi incerte – spiega Cavarra – identificando per il presidio ospedaliero di Sarzana un ruolo ben definito sia in termini di funzioni, che dal punto di vista amministrativo, individuando una totale gestione pubblica, e mettendo così fine ad ogni illazione su eventuali privatizzazioni. Il San Bartolomeo è quindi destinato a divenire ospedale di elezione per acuti, con aspetti molto rilevanti, quali il potenziamento dell'attività di base di medicina (che passa da 40 a 90 posti letto) e chirurgia; la conferma di un'ortopedia d'elezione e l'importante novità di un centro per endometriosi, senologia e trattamento della fertilità di coppia. Servizi di grande rilevanza sociale che possono contribuire al contenimento delle fughe di pazienti verso altre strutture". "A tale fine –aggiunge il consigliere – è necessario definire in modo chiaro su quali risorse finanziarie ed umane l'ospedale potrà contare, poiché è del tutto evidente che la riorganizzazione prevista dal piano rende necessario autorizzare l'ASL ad assumere nuovo personale medico – soprattutto ortopedici, chirurghi e rianimatori – e paramedico."
Alessio Cavarra ha infine posto l'attenzione sul caso di Levanto: "Ritengo giusto andare incontro alle istanze della comunità di Levanto che chiede la conferma del primo intervento 24 ore su 24 e di una RSA di mantenimento. Si tratta di un territorio importante dal punto di vista economico e turistico e geograficamente lontano da Spezia e Sarzana su cui è importante mantenere un presidio sanitario."