Anche quando allenavo in Austria ho portato diversi calciatori spagnoli, uomini che fanno gruppo e calciatori che si sanno adattare velocemente, inoltre qui la lingua e la cultura sono simili, quindi è sicuramente più facile convincere calciatori provenienti dalla Liga, anche perchè qui c'è un progetto serio da presentare loro".
Parola poi al basco Jon Errasti, reduce dal miracolo con la maglia dell'Eibar e determinato a compierne un altro con la maglia delle Aquile: "Per me questo è un passo molto importante, per la mia carriera come per la mia vita, perchè non ero mai stato così lontano da casa, ma era arrivato il momento di lanciarsi in una nuova avventura e sono molto felice di essere qui alla Spezia. Non è stato facile lasciare Eibar, non solo perchè è la mia città, ma anche perchè con quella maglia sono stato tra i protagonisti di una vera e propria impresa, portando l'Eibar dalle serie minori sino in Liga. L'apporto della mia famiglia è stato sicuramente determinante, tutti hanno capito che per me questa era la scelta migliore, mi hanno sostenuto fin dal principio ed ora sono qui per lottare come ho sempre fatto, dando il massimo in ogni circostanza, perchè la maglia deve sempre essere onorata.
Sono molto entusiasta, sono qui per lavorare e giocare, facendo sempre del mio meglio, cercando di aiutare questa squadra a raggiungere risultati importanti, anche perchè questo gruppo ha tutte le qualità per ambire alla massima serie; questa è una squadra forte e competitiva, dovremo giocare ogni partita come una finale, senza perdere tempo a fantasticare, anche perchè saranno soltanto l'umiltà ed il lavoro a pagare, così come accadde all'Eibar. Il primo impatto con Spezia? Mi avevano parlato molto della somiglianza tra la gente dei paesi baschi ed il popolo spezzino, cosa che sicuramente ha influito sulla mia scelta; la gente è molto disponibile, la città mi piace, c'è grande passione, si respira nell'aria l'amore e la vicinanza alla squadra, pertanto a noi non resta che fare del nostro meglio, cercando di ripagare tutto quanto ci trasmettono".
Tocca poi al giovane attaccante brasiliano Azzi: "Sono molto felice di essere qui, era un'occasione che non volevo farmi scappare e sono davvero soddisfatto che tutto sia andato nel migliore dei modi. Questa non è la mia prima esperienza italiana, infatti due anni fa indossai la maglia del Cittadella, formazione con la quale, dopo aver iniziato con la Primavera, trovai spazio in Prima Squadra, segnando anche un gol. Alla fine di quella stagione, purtroppo non vi furono le condizioni per restare in Italia, così fui costretti a tornare in Brasile, ma il mio desiderio era quello di tornare e sognavo una chiamata come quella dello Spezia. La Serie B è un campionato molto competitivo, quest'anno specialmente non sarà facile per nessuno e noi siamo pronti ad affrontare chiunque, perchè qui c'è un gruppo unito e forte, con una grande cultura del lavoro e qualità di altissimo livello. Il ruolo? Sono un esterno alto che può agire anche da punta, ma sono pronto a svolgere al meglio qualsiasi compito mi assegnerà il mister". (3 settembre)