Sono tornato in Italia e mi sono trovato ad esordire con la Primavera a Torino contro la Juventus, nella quale sono cresciuto ed approdato al calcio professionistico, ed è stata una gara importante per me, perchè sono in quelle partite che si vede la testa e la voglia di un giocatore esperto, perchè la brutta figura è sempre dietro l'angolo quando si crede di essere più forti, e poi sono contento anche per i ragazzi di mister Gallo, perchè da quella partita, che avremmo meritato di vincere, hanno trovato tre vittorie consecutive, prendendo consapevolezza nei propri mezzi. Contro il Perugia, la seconda frazione è stata particolare, dato che eravamo forti del vantaggio siglato da Situm nel primo tempo e della doppia superiorità, ma forse c'è stata un pò di timidezza, ci siamo contratti, ma credo sia tutto riconducibile al fatto che l'età media della squadra è molto giovane, ma cresceremo anche mentalmente ed i risultati in questo aiutano molto. Il Perugia? Mi è sembrata una squadra vigorosa, con giocatori importanti e molto quadrata, ma siamo stati bravi a tenere il campo, abbiamo avuto un ottimo approccio ed alla fine abbiamo vinto meritatamente. Il nostro gioco è molto dispendioso, soprattutto nelle ripartenze ed i cali fanno parte della gara, ma non ci sono sicuramente problemi atletici, perchè all'estero da anni si lavora così e se si lavora al 100% con la palla come stiamo facendo con mister Bjelica, i risultati sono sicuramente migliori rispetto ad un classico lavoro a secco.
Contro la Pro Vercelli lo spirito deve essere lo stesso dimostrato contro la capolista e sicuramente di testa dobbiamo dare qualcosa in più quando andiamo in trasferta, mentre in casa ci mancano i tre punti persi contro il Carpi, una sconfitta davvero immeritata e dura da digerire. La mia esperienza alla Juventus? Solo il fatto di entrare nello spogliatoio e trovare giocatori come Nedved, Del Piero e Buffon per me è stata un'opportunità incredibile, un'esperienza fantastica che non dimenticherò mai e fu proprio alla Spezia che giocai la mia prima gara da difensore. La differenza tra la mia esperienza al Cluj e la Serie B? In Romania ti trovavi a giocare contro quattro/cinque squadre che valgono quelle che si trovano nella nostra Serie A, mentre le altre farebbero fatica contro le formazioni della nostra serie cadetta; la vera differenza consiste nel fatto che nell'Est Europa si predilige molto il calcio palla a terra, con le squadre che cercano di impostare sempre da dietro, mentre qui in Serie B la palla sembra non fermarsi mai ed il ritmo è davvero alto".