La felicità per l'importante vittoria contro la capolista Perugia e la piccola amarezza per l'allontanamento anzi tempo dalla panchina; mister Bjelica mette un altro importante tassello nella costruzione di una squadra a sua immagine e somiglianza, capace di esprimere buon gioco, ma di soffrire nei momenti caldi del match:
"L'espulsione? Ho visto l'episodio in maniera differente dall'arbitro, spesso le emozioni ci travolgono e qualche volta si sbaglia a comportarsi, oggi ho sbagliato io. Nella ripresa è subentrato del nervosismo che non sarebbe dovuto esserci, ma credo che sia tutto frutto dell'atmosfera di crisi che si è creata intorno alla squadra, quando in realtà non ci sono problemi e tutti siamo uniti e determinati a portare in alto lo Spezia. La squadra oggi ha avuto voglia di giocare, ogni vittoria porterà sempre più fiducia e con il tempo giocheremo tutte le partite allo stesso livello. Oggi siamo stati costretti a cambiare modulo anche perchè sugli esterni non avevamo molte alternative. Sapevamo che contro il Perugia avremmo potuto vincere, giocando come sappiamo e voglio fare i complimenti a tutti i ragazzi, ma in particolare a Piccolo e Situm che erano all'esordio e a Bakic, che fino a questo momento non ha trovato molto spazio. Il Perugia ha perso la testa? Oggi l'ho persa anch'io. Il calcio vive di emozioni, Nicco e Taddei hanno sbagliato, ma anch'io ho commesso lo stesso errore ed abbiamo pagato. Normalmente i giocatori che entrano devono portare in campo freschezza, tranquillità, ma oggi ne Gagliardini ne Cisotti sono entrati bene in partita e mi hanno fatto molto arrabbiare, ma sono ragazzi giovani e bisogna avere pazienza. In generale è importante ricordarsi che siamo una squadra in gran parte nuova; oggi di undici ragazzi scesi in campo, solo Ceccarelli, Catellani e Migliore c'erano anche lo scorso anno; dobbiamo crescere nelle difficoltà e non innervosirci, trovando fiducia, che nel calcio è fondamentale. Non si vince soltanto perchè si è disposti meglio dell'avversario in campo o perchè si è atleticamente più preparati, ma spesso è la testa ad essere determinante, pertanto dobbiamo essere pazienti, crescere e continuare così. Ebagua? Ha avuto un problema in rifinitura e non abbiamo voluto rischiarlo".