In riferimento alle richieste di chiarimenti sollevate dall’Associazione Posidonia con una lettera inviata al Sindaco del Comune di Porto Venere, Francesca Sturlese, riportiamo quanto inviato da Gnl Italia per spiegare l’accaduto:
“Nella notte tra 27 ed il 28 agosto, a causa di un momentaneo distacco della rete elettrica in Alta Tensione di TERNA, l’impianto di rigassificazione di Panigaglia è entrato in blocco con interruzione delle attività di rigassificazione, come previsto dalle procedure di sicurezza.
In queste situazioni, alcune parti dell’impianto si depressurizzano convogliando piccoli quantitativi di gas al vent principale, localizzato in idonea area con scarico in quota.
Uno dei numerosi fulmini che hanno interessato la zona, ha innescato questo gas dando origine alla fiamma. Eventi simili a questo sono già occorsi in passato proprio perché previsti dai dispositivi di sicurezza appositamente progettati.
I sistemi di spegnimento sono prontamente intervenuti come da procedura e la fiamma si è estinta in pochi minuti (7 minuti per la precisione), tra le ore 01.08 e le ore 01.15.
L’evento (cosiddetta fiamma in candela) è stato quindi di breve durata, senza aggravamento e non percepibile dalla maggioranza della popolazione anche in considerazione dell’orario, senza interessare altre parti dell’impianto e senza alcun impatto sull’ambiente esterno.
Ai Vigili del Fuoco e alla Capitaneria di Porto, che hanno prontamente contattato la sala controllo dello Stabilimento, sono state date tutte le informazioni sull’accaduto e non hanno ritenuto necessario intervenire vista la pronta risoluzione.
In virtù di quanto sopra, considerato anche l’orario (piena notte) e la breve durata dell’evento (7 minuti), non è stato necessario bloccare il traffico veicolare, attivando i semafori, né segnalare la vicenda agli altri enti preposti”.
Come si evince dalla nota i soggetti preposti alla valutazione di un eventuale situazione di allerta e alla conseguente definizione del relativo livello, vista la natura dell’evento e la sua pronta risoluzione, non hanno ritenuto necessario attivare la procedura di emergenza e quindi avviare la comunicazione ufficiale al Comune di Porto Venere e, tramite l’ente comunale, la comunicazione ai cittadini.
Il sindaco precisa inoltre: “sono stata avvertita, solo informalmente, di un possibile incendio in località Panigaglia nelle vicinanze dello stabilimento GNL, pertanto decidevo, in accordo con il responsabile della squadra dei volontari di protezione civile e antincendio boschivo, già presenti sul territorio in forza del COC per allerta meteo, di verificare la reale sussistenza del pericolo segnalato. A seguito di sopralluogo da parte della squadra suddetta non risultava sussistere alcun incendio, bensì, venivo notiziata, sempre informalmente dal capo squadra, che la “fiammata” segnalata fosse dettata da un calo di tensione, con conseguente innesco dovuto ad un fulmine, il tutto rientrante nelle normali funzionalità della torcia di stabilimento, così come il sistema di spegnimento attuato. Qualora gli enti proposti alla valutazione del rischio legato all’accaduto, avessero ritenuto necessario darne comunicazione all’Ente comunale, considerato inoltre che era in corso un COC per allerta meteo, avrei sicuramente operato in tal senso.”
Si segnala che il "Piano di Emergenza Esterna Stabilimento GNL di Panigaglia GNL Italia S.p.A." - EDIZIONE 2020 – 22 attualmente vigente, corredato da brochure esemplificativa, è stato pubblicato, a beneficio della cittadinanza, sul sito del Comune di Porto Venere al seguente link: https://www.comune.portovenere.sp.it/c011022/po/mostra_news.php?id=789&area=H