“Continuano a calare i dati relativi all’andamento della pandemia da Covid-19 in Liguria. Scendono l’incidenza settimanale ogni 100mila abitanti, passata da 1098 casi di una settimana fa ai 688 casi odierni, e le ospedalizzazioni, da 696 di mercoledì scorso, con 32 pazienti in terapia intensiva, agli attuali 545 pazienti ricoverati negli ospedali, ben 44 in meno rispetto a ieri, di cui 26 in terapia intensiva (16 dei quali non vaccinati). In particolare al San Martino, oggi siamo a 70 pazienti positivi in struttura: non se ne registravano così pochi dall’inizio di gennaio. Siamo di fronte ad una costante e rapida diminuzione. Se, come riteniamo, questo andamento proseguirà nelle prossime settimane, penso che potremo presto lasciarci alle spalle questa quarta ondata pandemica”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti ha tracciato il punto della situazione sull’andamento del Covid-19 in Liguria.
Dal bollettino odierno emerge nelle ultime 24 ore un calo delle persone in isolamento domiciliare (-969) mentre sono oltre 2.337 le persone guarite (305.843 da inizio pandemia). Il bollettino registra oggi 12 decessi, di persone, tutte over70, scomparse tra il 10 e il 15 febbraio.
In merito all’andamento della campagna vaccinale, in particolare tra i bambini fra 5 e 11 anni, ad oggi in Liguria il 28,04% risulta vaccinato. “Se tuttavia si considera che oltre 22mila bambini liguri (27,5%) in quella fascia di età hanno contratto il virus negli ultimi sei mesi - spiega Toti – questo significa che più della metà della platea di riferimento (oltre il 55%) è immunizzata”.
Nella fascia 12-19 anni, inoltre, l’89,31% dei ragazzi ha fatto almeno la prima dose, il 79,78% risulta vaccinato con il ciclo completo e il 33,28% ha già ricevuto anche la dose booster.
Per quanto riguarda le terapie, secondo quanto comunicato dal ministero è previsto il 18 febbraio l’arrivo in Italia di Evusheld, un nuovo anticorpo monoclonale per il Covid-19, che verrà consegnato alle regioni entro la fine del mese. Alisa precisa che si tratta di un farmaco da affiancare al vaccino e da utilizzare in profilassi pre-esposizione del coronavirus negli adulti e nei soggetti pediatrici di età superiore ai 12 anni o di peso superiore ai 40 chili: è indicato per i pazienti che hanno una compromissione immunitaria da moderata a grave o che ricevono trattamenti immunosoppressivi e che potrebbero non avere una adeguata risposta immunitaria alla vaccinazione oppure per i pazienti per i quali la vaccinazione non è raccomandata per reazioni avverse ai componenti.
Per quanto riguarda Novavax, secondo quanto comunicato dalla Struttura commissariale al momento non risultano nuove date di consegna.