Da queste esperienze e grazie alla collaborazione della Fondazione Cariparma e della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, che hanno promosso nei rispettivi territori analoghe consolidate iniziative, nasce il progetto Emporio della Solidarietà, che sarà avviato alla Spezia nei prossimi mesi.
L'Emporio promosso da Fondazione insieme a Distretti socio-sanitari provinciali e Caritas diocesana, nell'ambito degli interventi a favore delle fasce deboli della popolazione progettati dal Tavolo Sociale, vuole essere il punto di partenza per creare una catena di solidarietà, che coinvolga progressivamente istituzioni, associazioni di volontariato, cooperative, centri di ascolto, aziende e privati, in aiuto a famiglie del territorio che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità, aggravata dal difficile momento socio-economico. L'obiettivo è di coordinare le iniziative analoghe presenti sul territorio - garantendo l'ottimizzazione delle risorse e una maggiore efficacia di intervento -, a partire dall'esperienza del Tavolo delle Povertà e delle altre realtà provinciali attive in questo ambito.
L'Emporio funzionerà come un vero e proprio supermercato dove persone e nuclei familiari italiani e stranieri, residenti o domiciliati in provincia, in condizioni di reale difficoltà e disagio familiare, lavorativo, economico e/o sociale potranno reperire gratuitamente prodotti di prima necessità. Il market troverà spazio, almeno nella prima fase di start up, in un locale di circa 200 metri quadri, situato in via Gramsci alla Spezia, di proprietà dell'Ente Fondazione S. Venerio, messo a disposizione da Caritas. Sarà possibile fare la spesa gratuitamente grazie ad una card a punti pre-caricata in base al numero di componenti del nucleo familiare e alle relative entrate economiche. Potranno accedere al servizio le famiglie o le singole persone che si rivolgeranno ai centri di ascolto parrocchiali, ai centri di ascolto Caritas, ai servizi sociali comunali. I referenti dei centri dovranno compilare un modulo che sarà valutato da un apposito nucleo di valutazione. All'Emporio potranno accedere solo le persone munite di tessera.
La card avrà durata da uno a massimo 12 mesi, consentirà l'utilizzo di una quantità predefinita di punti settimanali e avrà un sistema di ricarica automatica che permetterà l'accesso al servizio ogni sette giorni. L'emporio dovrà essere un sostegno temporaneo alla famiglia, in grado di offrire alle
persone una possibilità concreta di uscire dalla crisi e di aumentare la propria autonomia, e di integrarsi con azioni volte a individuare le cause o l'evento critico all'origine del disagio.
Nel market si potranno trovare i principali generi di prima necessità, ma non si troverà tutto come in un normale supermercato.
Il progetto rappresenta un'evoluzione dei precedenti interventi, in quanto consente di: predisporre percorsi differenziati per le famiglie; fare una distribuzione coordinata e attenta attraverso un lavoro di rete - per evitare che resti escluso chi ha più difficoltà a chiedere –; monitorare il percorso di promozione e assistenza di ciascun utente; evitare sprechi di risorse e sovrapposizioni e soprattutto salvaguardare la dignità delle persone, che potranno rifornirsi dei prodotti di prima necessità in proporzione al loro reale bisogno, facendo la spesa come in un normale supermercato. Nella prima fase sperimentale saranno oltre 200 i nuclei familiari che potranno rifornirsi all'Emporio.
Per avviare il progetto, Fondazione Carispezia ha messo a disposizione complessivamente 100.000 euro, finanziando anche l'acquisto di un mezzo per rendere più agevole il servizio a chi avrà diritto alla card, ma non ha la possibilità di raggiungere l'Emporio. Nello stesso tempo, le risorse della Fondazione continueranno a garantire il sostegno alle quattro mense del territorio: Gaggiola, Missione 2000 e la Comunità dell'Orto alla Spezia e Il Ristoro a Sarzana.
Caritas, che ha messo a disposizione il locale, gestirà il servizio, insieme a tutti gli altri soggetti promotori, attraverso la onlus Cooperativa La piccola matita e i propri volontari, mentre i Distretti socio-sanitari compartecipano all'iniziativa, destinandovi una parte delle risorse prima rivolte a favore dei tradizionali "buoni spesa" o di contributi economici.
Nell'Emporio saranno inoltre inserite, mediante borse lavoro finanziate dalla Fondazione, per un importo pari a 500 euro mensili l'una, quattro persone socialmente svantaggiate selezionate dalle competenti strutture pubbliche per il funzionamento del supermercato.
L'impegno degli enti promotori, alla luce del continuo aumento nel territorio provinciale delle famiglie in stato di povertà e dei cosiddetti "working poors", sarà sin da subito quello di:
- sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza dell'Emporio;
- cercare nuovi contatti per il reperimento di risorse;
- promuovere la raccolta fondi, la donazione in prodotti e la partecipazione attiva anche da parte di aziende private e singoli cittadini.
La Spezia, 4 luglio 2013
"L'Emporio della Solidarietà rappresenta un ulteriore tassello verso la costruzione di un sistema di Welfare di Comunità che la nostra Fondazione sta promuovendo con il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche e del terzo settore. Si tratta di un modello innovativo dove tutti gli attori sono chiamati a partecipare, valorizzando i rispettivi ruoli e capacità, in modo da affrontare i nuovi bisogni e sostenere la coesione sociale. Dopo la positiva esperienza di collaborazione nelle tradizionali forme di sostegno alimentare alla famiglie in difficoltà si avvia con l'Emporio Solidale un sistema organico ed efficiente di intervento per combattere le nuove povertà, che mira a mettere in rete tutte le componenti del terzo settore che nella nostra provincia si dedicano all'opera meritoria e fondamentale di fornire alimenti e generi di prima necessità ai più bisognosi.
Il progetto nasce dalla felice collaborazione con le Fondazioni di Parma e Prato, cui va un sentito ringraziamento, che hanno realizzato nei rispettivi territori esperienze similari, cui è ispirata l'iniziativa spezzina, ad ulteriore conferma che il sistema delle fondazioni di origine bancaria è in grado di offrire risposte organiche e coordinate alle nuove esigenze dello stato sociale".
Matteo Melley, presidente Fondazione Carispezia
"L'iniziativa Emporio si è rivelata tra i progetti più significativi sviluppati a Parma per contrastare i disagi della crisi. Nato grazie al supporto di Fondazione Cariparma, Emporio Parma (che da pochi giorni ha salutato la nascita di un analogo centro a Borgotaro) è ormai un punto di riferimento per molte famiglie e persone in situazioni di difficoltà, non solo per quanto riguarda i beni essenziali, ma anche per la sua funzione di accoglienza e di raccordo con i servizi. Sono pertanto veramente lieto che l'esperienza già maturata a Parma sia stata di utilità anche per la nascita di un'analoga iniziativa a La Spezia."
Carlo Gabbi, presidente Fondazione Cariparma