Il Comune della Spezia ha vinto il bando emesso dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti "Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare".
Il Ministero ha valutato positivamente il piano elaborato dall'amministrazione comunale e lo finanzierà per 15 milioni di euro. Risorse importanti che consentiranno di realizzare una serie di lavori capaci di dare risposte alle istanze dei cittadini legate all'emergenza abitativa e nello stesso tempo migliorare il patrimonio comunale esistenze e favorire la riqualificazione dei quartieri cittadini soprattutto quelli più periferici. Una misura che si integra con il piano casa voluto dal sindaco Peracchini e contenuto nelle sue linee programmatiche.
"15 milioni di euro per la nostra città dal Ministero, vinti grazie al bando qualità dell'abitare - commenta Peracchini - I progetti che saranno finanziati riguardano le periferie, in particolare le Pianazze, Melara, Fabiano e il Parco del 2 Giugno, con interventi mirati sulla residenzialità popolare, aree verdi, sicurezza, vie ciclopedonali e a tutela dei beni storici-ambientali. Con queste risorse riusciremo anche a recuperare e migliorare il patrimonio abitativo del Comune e a dare risposte efficaci alle fasce più deboli: progetti ambiziosi ma concreti, che ben si integrano in una visione complessiva della città green, moderna, a misura di ogni cittadino. Una grande soddisfazione per tutta la città: dopo la vittoria del bando MIT, che rivoluzionerà la mobilità urbana, oggi possiamo dire di aver raggiunto un altro obiettivo, quello di rivoluzionare la qualità della vita degli spezzini".
"Grande soddisfazione per l'arrivo di 15 milioni di risorse sul nostro territorio - ha dichiarato l'assessore ai servizi sociali Giulia Giorgi - Un progetto sul quale abbiamo creduto tanto e che garantirà il miglioramento della qualità dell'abitare per la nostra città. Il progetto ha come volontà quella di creare un piano diffuso di riqualificazione residenziale e sociale, rafforzando anche la continuità territoriale all'interno della città. Daremo una risposta alle esigenze del territorio, degli anziani e dei disabili in primis, ma anche una risposta concreta sul fronte delle necessità abitative".
"Esprimo grande soddisfazione per l'assegnazione di questo bando, 15 milioni di euro per la città, per la rigenerazione di aree periferiche, per i parchi pubblici e per le fasce deboli- dichiara l'assessore ai Lavori Pubblici Luca Piaggi - Una cifra ingente che permetterà di migliorare la vita di tante persone e di continuare a perseguire l'opera di riqualificazione della nostra città. Per ottenere questo risultato è stato necessario un grosso lavoro nella preparazione del bando e ringrazio i tecnici che vi hanno partecipato e l'assessore Giulia Giorgi con il quale ho collaborato con grande sinergia".
La proposta che il Comune ha presentato si concretizza attraverso il recupero sostenibile di spazi urbani dismessi, di piccole e medie dimensioni, concentrandosi sui quartieri più periferici senza ulteriore consumo di suolo.
Si prevede di intervenire su alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà sia del Comune della Spezia sia di Arte La Spezia, oltre che su due edifici dismessi per riconvertirli in strutture di co-housing sviluppando forme innovative e pilota di convivenza intergenerazionale.
Inoltre si interverrà nei vari quartieri interessati dagli interventi sull'edilizia pubblica, con la riqualificazione di spazi, percorsi e aree verdi, anche di collegamento a beni e percorsi di valenza storica e ambientale, con interventi di riqualificazione e incremento dell'accessibilità e della vivibilità seguendo le linee guida contenute nel bando che sono:
1) riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio destinato all'edilizia residenziale sociale e incremento dello stesso;
2) ri-funzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati anche attraverso la rigenerazione
del tessuto urbano e socioeconomico e all'uso temporaneo;
3) miglioramento dell'accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbano-locali;
4) rigenerazione di aree e spazi già costruiti, soprattutto ad alta tensione abitativa, incrementando la
qualità ambientale e migliorando la resilienza ai cambiamenti climatici anche attraverso l 'uso di operazioni di densificazione;
5) individuazione e utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano nonché di processi partecipativi, anche finalizzati all'autocostruzione.