"I dati dell'ultimo report sono coerenti con quanto accaduto per tutta la settimana: una forte discesa sia dell'incidenza, sia dei posti letto occupati in ospedale, sia della mortalità. Costante la diminuzione del saldo tra nuovi positivi e guariti. Scendono a 248 i posti letto occupati, di cui 45 in terapia intensiva: la media intensità si attesta dunque a poco più di 200 posti, un numero che non vedevamo da molto tempo. La discesa è omogenea su tutto il territorio. Conferma la minore circolazione del virus anche il calo degli isolati a domicilio. Quattro i deceduti negli ultimi giorni: la campagna di vaccinazione ha prodotto un netto calo di mortalità". Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso della consueta conferenza stampa serale.
"Siamo al 95% di vaccini somministrati sui consegnati e ci avviciniamo alle 900mila dosi somministrate - ha proseguito - Le dosi somministrate in rapporto ai residenti sono al 36,03% contro il 33% della media italiana; le seconde dosi sono al 19,44% contro la media italiana del 15,7%. Da lunedì apriranno le agende su base volontaria per cittadini da 18 anni che potranno optare per un vaccino di tipo cold (Astrazeneca o Johnson&Johnson) nei punti di vaccinazione aperti appositamente per questo scopo in tutte le asl territoriali. È stato pubblicato sul sito di Alisa il primo avviso per le manifestazioni di interesse per le vaccinazioni sui luoghi di lavoro. Le domande devono essere consegnate entro le 12 del 27 maggio. Questo primo bando è rivolto alle aziende con più di 250 dipendenti".
"Ho firmato un'ordinanza che prevede che si continui con la scuola fino all 80% di didattica in presenza - ha detto ancora il governatore - La curva dei contagi sta scendendo, ma l'affollamento dei mezzi pubblici che resta interdetto al 50%. La Direzione scolastica regionale ritiene che non sia produttivo riorganizzare il sistema per una decina di giorni di lezione, quindi chiudiamo così l'anno scolastico, sperando di ricominciare da settembre con la scuola ordinaria di sempre".
"Domani mattina incontrerò a Torino il presidente di Regione Piemonte Cirio per parlare di molte cose, in particolare dell'accordo che stiamo mettendo a punto sulle vaccinazioni durante i mesi centrali dell'estate tra due regioni che hanno un interscambio turistico elevato - ha concluso - Sono molti i cittadini liguri che hanno una casa in montagna in Piemonte e ancora di più i piemontesi che hanno casa al mare.
Su questo tema si è fatta un po' di confusione: non stiamo facendo promozione vacanza più vaccino, stiamo cercando di dare servizi ai cittadini di una regione vicina che avranno lunghe permanenze sul nostro territorio e ai liguri che si troveranno in una situazione analoga in quella regione. I casi sono tanti: i nonni che portano i nipotini al mare per l'intera stagione, le famiglie al completo, i lavoratori stagionali: tutti devono avere accesso ai servizi vaccinali in Liguria. Nulla di stravagante dunque: ne parlerà dunque con Cirio domani e prossimamente, se ci fosse disponibilità, con i governatori di altre regioni. Mi auguro che anche la struttura commissariale apra un ragionamento su questo e dia regole comuni da applicare secondo buon senso. Occorre studiare una procedura snella. Ho chiamato il generale Figliuolo due giorni fa spiegando la filosofia dell'accordo e ritengo, dunque, che sia concordata anche con lui".
Filippo Ansaldi, responsabile prevenzione Alisa
"Il quadro epidemiologico della nostra regione osserva una curva di incidenza in diminuzione assolutamente verticale con dati inferiori a 0.5 casi ogni 10.000 abitanti alla settimana che significa che la nostra incidenza cumulativa è al di sotto della soglia di attenzione. In particolare, la terza ondata e il periodo successivo, sono stati caratterizzati da una minore incidenza con il 30% di casi in meno rispetto a quanto è successo sul territorio nazionale. Oggi abbiamo un'incidenza cumulativa pari a 38 casi ogni 100.000 abitanti negli ultimi 7 giorni, con tre delle quattro province liguri con un'incidenza inferiore ai 50 casi che rappresentano il cut off per la zona bianca.
Il report di monitoraggio numero 53 mostra un RT pari a 0.7 con un tasso di occupazione e pressione nei nostri ospedali ben al di sotto della soglia: è infatti pari al 22% per i reparti di terapia intensiva e al 14% per i reparti di tipo medico. Dall'inizio della seconda ondata abbiamo osservato una diminuzione dell'età media dei pazienti ospedalizzati, passando da quasi 74 anni a meno di 69 anni, con una durata del ricovero che si sta avvicinando ai 10 giorni per ogni paziente. Globalmente, abbiamo una valutazione del rischio epidemiologico bassa, se gli attuali valori saranno confermati per tre settimane, il 7 giugno saremo in area bianca.
Barbara Rebesco, referente logistica vaccino anticovid
"La Liguria si conferma sempre al primo posto per quanto riguarda la performance dei vaccini somministrati rispetto a quelli consegnati, in alcuni casi, come per il vaccino Moderna siamo addirittura arrivati al 100% di utilizzo. Riusciamo a ottenere questa questo tipo di risultati grazie una costante attività di controllo delle giacenze nei diversi siti, insieme a una loro riallocazione. La percentuale di dosi somministrate in rapporto alla popolazione in Liguria è pari al 54%. Il monitoraggio delle dosi consegnate, inoltre, mostra un incremento: siamo passati da una media settimanale di oltre 85.000 a una media di 134.000 dosi consegnate".
Angelo Gratarola, responsabile dipartimento interaziendale regionale emergenza urgenza
"Si chiude una settimana con una drastica riduzione del numero dei pazienti Covid positivi passati nei Pronto Soccorso, che si approssima ormai allo zero in tutta la Regione. Questo porta anche ad una riduzione molto rapida e quindi una curva molto ripida in diminuzione dei ricoverati in media intensità e, seppur più lentamente, ma in modo significativo, anche in terapia intensiva. C'è stata un'inversione di rotta, gli ospedali hanno continuamente cambiato mission dei singoli reparti, convertendo reparti prima destinati ai pazienti Covid ai pazienti non Covid. La pressione sui Pronto Soccorso è di fatto aumentata, seppur in modo non drammatico, ma comincia comunque a essere significativa la pressione per pazienti non Covid nei vari Pronto Soccorso e, in particolare, quelli della città di Genova. Questo è segno di un cambiamento. La malattia Covid sta davvero arretrando e fa spazio a tutta quella quota di altra patologia che avevamo tenuto un po' in riserva nei mesi passati. Credo che questo sia un segno ormai robusto. Grazie alla campagna vaccinale massiccia, prevalentemente ha potuto garantire questo tipo di trend".
Matteo Bassetti, direttore clinica malattie infettive dell' ospedale policlinico San Martino di Genova
"È stata la miglior settimana da mesi a questa parte. Chiudiamo la giornata con tre giorni consecutivi senza un accesso in malattie infettive dal pronto soccorso. E siccome oggi il reparto di malattie infettive è quello che dovrebbe accoglierli, vuol dire che il San Martino, che è il primo polo della Liguria, non ha avuto accessi negli ultimi tre giorni: quel 'rubinetto' di cui abbiamo parlato nelle passate settimane si è definitivamente chiuso. Questo mi pare un dato molto importante, prova ne è che il San Martino ha riconvertito nell'ultima settimana l'intero padiglione 12 da reparto covid alla sua originale missione. Rimangono aree covid una parte del pronto soccorso, un piano delle malattie infettive e un reparto che si occupa, come contenitore, dei malati non covid ma positivi al tampone. È stata una settimana importante per come è mutato lo scenario. Per quanto riguarda i progetti in corso, riporto il dato relativo ai monoclonali: la Liguria rimane ancora oggi al primo posto in Italia, nonostante altre regioni ci abbiano superato, ma hanno un'incidenza decisamente maggiore rispetto alla nostra. Ovvero: la Liguria ha un'incidenza di infezioni decisamente più basse, ma si mantiene tra i più alti come utilizzo dei monoclonali. I monoclonali hanno raggiunto, questa settimana, le 350 dosi in Liguria. Continua l'utilizzo, anche se per fortuna in misura minore, in quanto i malati candidabili al trattamento si sono ridotti. Stamattina, invece, è partito al San Martino il protocollo dell'utilizzo del Molnupiravir. San Martino insieme ad altri 6 centri italiani. Al momento nessuno ancora ha arruolato pazienti. Noi abbiamo sensibilizzato il nostro gruppo dei Medici di Medicina Generale della provincia di Genova e ci auguriamo di poter trattare nelle prossime ore il primo paziente con questa pastiglia antivirale, che speriamo poi possa cambiare la storia della malattia. Concludo con un annuncio importante: non essere vaccinati oggi significa essere alla mercé di un virus che fa molto male".