“Le emozioni che trasmette questo sport sono fantastiche”, poche e semplici parole che descrivono la passione e l’essenza del calcio. Nicolò Bertola, classe 2003 è al primo anno con la Primavera, ma a vederlo non si direbbe affatto. Sicurezza, personalità e grande equilibrio, non è un caso che sul braccio abbia la fascia da capitano. Una storia quella con lo Spezia, iniziata undici anni fa, quando il ‘Federghini’ era in via di rifacimento e Nicolò a 7 anni cominciava a rincorrere il suo sogno, sempre e rigorosamente in maglia bianca: “La passione per il calcio è nata dal mio papà, andavo sempre a vedere le sue partite, mentre io ho iniziato prestissimo, a 3 anni e mezzo. Il mio primo ruolo è stato quello di centrocampista, poi mi hanno provato difensore centrale e da lì non ho più cambiato.
Sono arrivato allo Spezia nel 2010, era inverno e mia nonna guardava i miei allenamenti dalla macchina. La svolta c’è stata l’anno successivo, con la costruzione di questo fantastico centro sportivo e in undici anni ci sono sempre stati grandi miglioramenti. Aver vissuto la crescita di questo club mi riempie d’orgoglio.
Sono al primo anno in Primavera e indossare la fascia da capitano è una grande responsabilità, soprattutto in un un gruppo forte come il nostro. Cerco di trasmettere ai ragazzi tranquillità, non sono mai sotto pressione perché conosco la forza dei miei compagni di squadra.
Il nostro obiettivo è quello di arrivare ai playoff, abbiamo le qualità per riuscirci. Siamo partiti in ritardo rispetto alle altre, ma ci siamo dati da fare, abbiamo svolto un gran lavoro e dopo qualche difficoltà iniziale la squadra è uscita fuori ottenendo degli ottimo risultati, con l’aiuto dello staff e dei mister.
Con tanti compagni condivido questo percorso da ormai tanti anni, Daniello, Scieuzo, Vietina e Pietra per citarne alcuni, sono tutti ragazzi con cui ho vissuto gioie ed emozioni, posso dire che lo Spezia è per me una seconda famiglia. A questi colori sono molto legato e il mio mio obiettivo è quello di esordire un giorno in prima squadra, dopo undici anni sarebbe il coronamento di tanti sacrifici.