In merito alla interpellanza presentata in Consiglio Comunale dal consigliere del gruppo LeAli, Guido Melley, sul riutilizzo della Palazzina delle Associazioni d'Arma di viale Amendola, o meglio sulla possibilità da parte del Comune di acquisire la struttura, l'Assessore al Patrimonio Manuela Gagliardi dichiara quanto segue:
«Il consigliere Melley come sempre cerca visibilità e polemica. La ex Palazzina delle Armi, come illustrato nel corso della risposta di ieri sera durante la seduta del Consiglio Comunale, per legge non può essere destinata a finalità diverse rispetto a quelle artistico-culturali, inutile dire che come Amministrazione abbiamo già tentato tutte le interlocuzioni del caso con il Demanio, ben prima che arrivasse il suggerimento del consigliere. Se vuole interloquire lui con il legislatore per far modificare la norma nazionale, così come farà per la cessazione del carbone, gliene saremo molto grati».
L'Agenzia del Demanio, con nota del 13 ottobre 2014, espresse parere negativo al trasferimento della Palazzina delle Associazioni d'Arma all'Amministrazione Comunale, ai sensi del federalismo ordinario, in quanto il bene era stato inserito dal Ministero della Difesa tra i beni dismissibili. Nel contempo l'immobile venne dichiarato dal Mibac bene di interesse culturale con decreto del 4 giugno 2013 e pertanto la normativa applicabile al caso ad oggi risulta essere quella relativa al cosiddetto federalismo demaniale culturale.
Il Comune nel marzo 2016 ha provveduto a formalizzare la richiesta all'Agenzia del Demanio e alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Liguria di attribuzione dell'immobile, attraverso il federalismo culturale, per una valorizzazione dello stesso volta alla realizzazione di servizi agli studenti del Polo Universitario Marconi, che dallo scorso anno ha sede nei locali dell'ex ospedale militare Falcomatà. L'interesse per l'acquisizione del bene da parte dell'Amministrazione Peracchini è stata ribadita l'anno scorso, con nota del 13 marzo 2020. all'Agenzia del Demanio Pubblico dello Stato e al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo. Sullo stesso bene sono pervenute manifestazioni di interesse da parte di amministrazioni dello Stato per l'uso governativo del compendio, ritenute prevalenti rispetto ad altre richieste. La procedura è comunque in corso.
«Confidiamo che il trasferimento possa avvenire a breve perché ci consentirebbe di predisporlo a servizio degli studenti del Polo Universitario, completando l'offerta per gli studenti fuori sede» conclude l'Assessore Gagliardi.