"Nelle strutture sanitarie della Liguria, il 61 per cento dei "prescrittori"- afferma Montaldo - indica correttamente questa qualificazione nella richiesta. Complessivamente, nei primi tre mesi del 2013 registriamo 280 mila prestazioni, cifra che, al di là di qualche problema, conferma che il sistema sanitario si muove, funziona".
Per Montaldo, "c'è sicuramente bisogno di un richiamo ai medici di famiglia e agli specialisti affinchè prescrivano le visite in maniera precisa e corretta, ma bisogna riconoscere che una richiesta programmata ha bisogno di tempo".
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Montaldo riconosce la debolezza di alcuni settori. "Uno di questi – ammette- è sicuramente l'oculistica che come l'ortopedia, è oggetto di una sorta di mercato commerciale, con medici che portano pazienti fuori regione o negli studi privati. La sanità ligure, nell'oculistica ha un'offerta abbastanza bassa, l'Asl 3, con la nuova struttura di Sestri Ponente sta però recuperando moltissimo. Non è così per San Martino".
Sul fronte delle fughe, Montaldo afferma che "bisogna fare di più, tenere aperte le sale operatorie, lavorare al pomeriggio. Le fughe sono ancora molte, nel 2011 abbiamo avuto 57 milioni di valore attività negativo, ma nel 2012 , con l'apertura di ortopedia ad Albenga, saranno sicuramente meno, con 7/8 milioni di valore di attività già acquisiti".
Montaldo ha poi anticipato processi di accorpamento dei servizi amministrativi delle Asl e la nascita di una nuova figura professionale, in autunno, all'ospedale San Martino e negli altri nosocomi: il bed-manager, che dovrà ottimizzare il flusso di entrata e uscita dai reparti dei pazienti, facilitando i processi di ricovero e di dimissione.