Coinvolti, oltre all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, il Gruppo Tarros e Circle.
I porti della Spezia e Casablanca saranno più vicini. Sempre più efficienti gli scambi commerciali tra i due scali, infatti, grazie al progetto europeo FENIX, attraverso il quale verrà realizzato un corridoio logistico internazionale. Coinvolti, oltre all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, il Gruppo Tarros e Circle.
La prima fase del progetto pilota relativo all'International Fast & Secure Trade Lane è stata finalizzata nei giorni scorsi. Il progetto, sviluppato nell'ambito del progetto comunitario FENIX (coordinato a livello europeo da ERTICO e italiano dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti come beneficiario attraverso TTS Italia), riguarda in particolare lo scambio dei dati tra tutti gli attori coinvolti nel corridoio logistico e l'interoperabilità dei sistemi informativi presenti nei porti della Spezia e Casablanca.
Il progetto, in virtù anche del protocollo d'intesa sottoscritto tra AdSP e Agence Nationale des Ports (ANP) coinvolge il Terminal di Casablanca e Tarros Maroc, e punta a semplificare e integrare i flussi informativi grazie anche all’utilizzo dell’Internet of Things (IoT), nonché ad armonizzare e digitalizzare progressivamente i flussi documentali tra i diversi attori coinvolti sfruttando anche strumenti innovativi quali Blockchain e Intelligenza Artificiale.
Antenne, sigilli, lettori sono gli strumenti “materiali” che consentono di velocizzare le operazioni. Le antenne (vedi foto) posizionate in prossimità dei varchi, sia in entrata che in uscita, permettono la rilevazione automatica a radiofrequenza dei sigilli RFID posizionati sul container, controllando gli accessi.
Il lettore Long Range operante in banda UHF, capace di gestire due antenne in contemporanea, garantisce un ampio raggio di lettura.
Sui container caricati sui camion sono presenti invece i sigilli (vedi foto), installati in questi giorni dal Gruppo Tarros e Circle, di tipo Internet of Things (eSeals), al cui interno è inserito un componente elettronico RFID che, attraverso una sequenza numerata, ne permette l’immediata identificazione, permettendo altresì di capire se si tratta di un ingresso (export) o uscita (import).
Comunicando tra loro, antenne, lettori e sigilli permettono l’accesso diretto al terminal. La fotocellula posizionata al Gate portuale è in grado, infatti, di rilevare la numerazione corrispondente al sigillo, identificando la bolla corrispondente ad esso e annullandone possibili rallentamenti di controllo e/o ispezione.
AdSP, Gruppo Tarros e Circle stanno inoltre portando avanti le attività necessarie ad assicurare lo scambio anticipato dei documenti al porto di arrivo prima della partenza della nave, nonché di sfruttare gli strumenti evoluti di digitalizzazione doganale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Nei giorni scorsi, in particolare, è stato sviluppato, a cura di AdSP, il sistema che permette di interconnettere le piattaforme informatiche in uso nei porti della Spezia e di Casablanca, nonché i sistemi degli altri attori coinvolti nel corridoio internazionale.