In un'area vocata alla coltivazione orticola come quella della Val di Magra con aziende, per lo più microimprese, che producono sia in pieno campo sia in serra, le grandi eccellenze del territorio, e dove sta prendendo piede la produzione di piante aromatiche ed in particolar modo di basilico genovese DOP, è assolutamente necessario garantire una risorsa idrica adeguata ai fabbisogni irrigui. Per la piena valorizzazione del tessuto imprenditoriale agricolo e per salvaguardare il territorio, è quindi necessario che il Consorzio del Canale Lunense lavori per garantire un sistema irriguo efficiente ma soprattutto capillare: non è possibile, infatti, che ancora oggi ci siano zone agricole senza acqua.
È quanto afferma Coldiretti La Spezia nell'osservare che il triste epilogo dell'ex Tenuta di Marinella ha rappresentato una ghiotta opportunità di ampliamento per un certo numero di imprese agricole che, non con pochi sacrifici, hanno investito anche in termini di ammodernamento aziendale ma, ad oggi, non hanno ancora la possibilità di utilizzare la risorsa idrica.
Sosterremo – prosegue l'organizzazione agricola – ogni iniziativa che il Consorzio del Canale Lunense vorrà intraprendere, orientata a migliorare il servizio di irrigazione dell'area, con conseguente riduzione degli sprechi d'acqua, risorsa inestimabile per l'agricoltura, e a realizzare una distribuzione più capillare sul territorio, anche mediante la messa a punto di nuovi rami irrigui.
"Il levante ligure possiede un suolo purtroppo notoriamente fragile – affermano il Presidente di Coldiretti La Spezia Sara Baccelli e il Direttore Francesco Goffredo – perciò gestire le acque presenti in maniera adeguata può, senza dubbio, migliorare la sicurezza del territorio nella prevenzione da allagamenti, alluvioni e frane, mentre un piano degli invasi più capillare può rappresentare una risposta alle ricorrenti siccità che penalizzano le produzioni locali. Le imprese agricole della Val di Magra impegnate nella coltivazione orticola e di aromatiche, godono dell'opportunità di un servizio irriguo efficiente, che va garantito in continuità ma anche migliorato in capillarità. Ci sono imprese, infatti, operanti nella piana di Marinella che ad oggi non hanno ancora la possibilità di utilizzare la risorsa idrica, e ciò è senza dubbio limitante per loro, ma anche per l'indotto di tutto il territorio. Anche per questo riteniamo opportuno che venga progettata una soluzione che garantisca la possibilità di approvvigionamento d'acqua per le zone dove questo ancora non avviene, in modo da permettere di sviluppare appieno tutte le potenzialità della nostra agricoltura. Ringraziamo il Canale Lunense per il lavoro svolto e per il continuo miglioramento a cui punta, assieme a noi, per le nostre imprese. È sempre bene sottolineare infine che l'agricoltura, con le sue specificità e il suo stretto legame con il cibo, il turismo e la cultura, rappresenta un'opportunità di crescita trasversale per l'intero territorio spezzino".