"Forse è simbolico che la mattina di due anni fa piovesse a dirotto e oggi qui è apparso davanti a noi uno splendido arcobaleno, a dimostrazione di come questa giornata si appoggi perfettamente su due frasi: la prima è mai più e la seconda è sempre così.
Mai più perché qui davanti alle più alte cariche istituzionali dico che mai più dei nostri concittadini devono morire, perché si sbriciola un ponte, questo non deve accadere mai più e poi la giustizia, che naturalmente è connaturata alla verità, la stiamo aspettando e siamo certi che arriverà. E sempre così a significare che questo sacrificio non deve essere stato vano e allora bisogna fare in modo che tutte le nostre opere pubbliche possano essere fatte con questi tempi e deve essere un impegno che lega tutti noi oggi qui su questo ponte. Un ponte che unisce i due lati della Liguria e, per citare un ligure famoso che subì una profonda ingiustizia, Enzo Tortora, che disse, quando si ripresentò davanti alle telecamere: "Dove eravamo rimasti?" Ecco oggi vorrei dire dove eravamo rimasti: le due sponde sono di nuovo unite e collegate e questo ponte segna oggi la strada. Rimettiamoci in cammino per Genova, per San Giorgio, per la Liguria e per l'Italia".
Lo ha detto il presidente di Regione Liguria e commissario per l'emergenza Giovanni Toti intervenendo all'inaugurazione del nuovo ponte Genova San Giorgio alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.