Silvia, cosa ti aveva spinta, quasi un anno fa, a scegliere di giocare alla Spezia, in A2?
Avevo passato tre anni un po' duri e avevo bisogno di nuovi stimoli. Sono venuta alla Spezia per ricominciare a divertirmi perché per me la pallacanestro è soprattutto divertimento ed è solo così che credo possano arrivare i risultati.
Come ti sei trovata con la tua attuale squadra?
All'inizio è stato difficile perché mi sono fatta male appena arrivata e mi sono trovata un po' a rincorrere la squadra, ma ora siamo molto unite e i risultati lo stanno dimostrando. La nostra forza è proprio essere una squadra dentro e fuori dal campo.
Avevi già avuto modo di giocare contro Imma Gentile. Ritrovarti in squadra con lei com'è stato?
Quando ho saputo che in questa squadra c'era anche lei ero veramente contenta perché l'ho sempre apprezzata come giocatrice. Quando c'è rispetto, nonostante la rivalità, è naturale ci sia voglia di conoscersi e di giocare insieme. Aver avuto questa possibilità mi rende davvero felice.
Un commento su questo campionato di serie A2. Come ti è sembrato il livello?
Credo che il livello sia un po' calato, ma non parlo solo del nostro campionato, ma proprio della pallacanestro in generale, A1 compresa.
Un momento durante questo campionato che ti ha emozionata particolarmente?
Di sicuro i due derby. Sono stati bellissimi, specialmente il primo.
Un episodio invece negativo?
Alti e bassi ce ne sono quasi sempre. I momenti veramente difficili per me sono stati quelli fuori dal campo. Sono stata infortunata per diverso tempo ed ero molto giù di tono perché volevo allenarmi e non potevo. Quelli sono stati i momenti davvero negativi.
Vi siete aggiudicate la finale solamente in quattro partite, cosa avete avuto più delle altre?
Ariano e Battipaglia giocano al massimo in 7. Noi siamo 10 e chi più chi meno giochiamo tutte. Le rotazioni ci permettono, specialmente nei play off e nelle partite ravvicinate, di stancarci meno. Sicuramente poi abbiamo una carica e un entusiasmo che ci permette di dare sempre il meglio.
Ormai la finale è alle porte. Durante il campionato avete perso contro il Minibasket Battipaglia sia all'andata che al ritorno. Questa cosa ti spaventa?
È irrilevante perché la prima partita è stata influenzata e sfalsata da episodi avvenuti prima della gara, mentre per quanto riguarda la sfida del ritorno siamo state condizionate dal fatto che non conoscevamo ancora bene il nostro coach e non sapevamo cosa volesse e cosa pretendesse da noi, dovevamo ancora ingranare. Io sono molto serena e tranquilla, sono loro che devono avere paura!
Importante è indirizzare la serie verso di voi sin da subito. Come fare?
Bisogna metterci il cuore e un po' di fortuna che quella non guasta mai. Alla fin fine queste partite si giocano molto sull'emotività e con la grinta. Dobbiamo essere aggressive, non mollare mai e crederci fino in fondo.
